Maxisequestro: nella ruota di scorta 120 kg di hashish

Prima hanno svuotato l’intero tir, proveniente dalla Spagna e carico di compressori. Ma alla fine i carabinieri hanno scoperto, grazie all’aiuto dei cani antidroga, che l’hashish era nella ruota di scorta. Quando l’hanno aperta ne hanno trovato per 120 chili, in panetti da mezzo chilo. Il maxisequestro - lo stupefacente avrebbe avuto sul mercato al dettaglio un valore di 600 mila euro - è stato messo a segno sabato pomeriggio. In carcere è finito il camionista, un tunisino residente ad Aosta e dipendente di un’azienda che ha sede nella stessa città: regolare in Italia e padre di quettro figli, secondo gli inquirenti aveva scelto di trasportare droga per arrotondare lo stipendio. Aveva caricato l’hashish, proveniente dal Marocco, a Barcellona: tutta droga - secondo gli inquirenti - era destinata al mercato della provincia di Bergamo. Quando il tir ha raggiunto Dalmine, in autostrada, è scattato il blitz: l’autista è stato costretto a seguire i carabinieri di Bergamo fino nel parcheggio messo a disposizione da una ditta di Curno. Qui è scattata la perquisizione: trovata l’hashish, il camionista è finito in carcere; dovrà rispondere di importazione di un ingente quantitativo di stupefacenti, e domani sarà interrogato. Secondo Carmen Pugliese, il magistrato che ha coordinato le indagini, e secondo il maggiore Pasquale D’Amato, comandante del reparto operativo dei carabinieri, dietro a questi ingenti sequestri c’è una banda attiva a Bergamo: ora ha subìto un nuovo colpo (dopo il sequestro dei mesi scorsi di 270 chili di hashish su un’Audi), ma l’intenzione di forze dell’ordine e magistratura è quella di arrivare a sradicare l’intera organizzazione.(03/04/2006)

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