Meteo, gli esperti: torna l’incubo africano
Da lunedì rischio di caldo record: fino a 39°

Secondo le proiezioni a medio termine l’Italia e molte delle Nazioni europee potrebbero vivere da lunedì una nuova fase di gran caldo, simile a quella della settimana scorsa.

L’apice - scrivono gli esperti di 3BMeteo.com - è atteso tra il 17 ed il 19 luglio. Tale configurazione avrebbe ovviamente alcuni effetti.

Prima di tutto quella di determinare una nuova forte ondata di calore sull’Italia, con rischio picchi vicino ai 38-40°C dopo il 17 luglio da Nord a Sud.

Inoltre quello di aggravare lo stato siccitoso su molte aree in particolare al Nord. La mancanza delle precipitazioni estive sulle Alpi si sta facendo sentire con un calo della portata dei fiumi e dei laghi. Insomma si fanno concrete le supposizioni per un luglio decisamente anomalo.

A Bergamo dovremmo arrivare a 39 gradi, con temperatura percepita a 40. Si comincerà lunedì con massime a 32 gradi, 33 martedì, 34 mercoledì. Giovedì si andrà a 36 gradi, 37 venerdì, 39 sabato e domenica. Aggiungendo l’afa la temperatura percepita salirà.

Fino a questo momento l’estate in Europa è stata caratterizzata da un certo dinamismo. In pratica fino a quando le alte e basse pressioni non persistono per più tempo nelle loro posizioni allora l’estate può alternare periodi caldi e stabili a periodi freschi e piovosi. Ed è quello che è accaduto fino ad ora. Una buona responsabilità di tutto questo ce l’hanno le anomalie delle acque superficiali oceaniche che possono incidere sui venti portanti in quota. Il Nord Atlantico freddo aumenta la possibilità di un alternarsi tra alte e basse pressioni da ovest verso est. In Inverno questo vuol dire mitezza, in estate invece variabilità.

Sul Pacifico intanto si rafforza El Nino mentre al largo della costa nord occidentale del Nord America persiste una anomalia calda. In Atlantico invece la disposizione delle anomalie di temperatura, con una pozza fredda circondata da acque più calde, non è il massimo per le nostre estati.

Il motivo è che non appena i vortici di bassa pressione si approssimano all’Europa da Ovest non solo viene tirata una massa d’aria molto calda dal Nord Africa ma tutta la configurazione si blocca. Del resto molte delle nostre «terribili» calde estati come quelle del 2003, del 2006, del 2007 e del 2012 ( per citarne alcune) hanno questo tipo caratteristica.

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