Michela, la campionessa di videogiochi
Grinta, tatoo, velocità e tecnologia

S’è guadagnata una copertina su Wired.it, la versione online della rivista incentrata su tematiche di carattere tecnologico. Un primo piano di giovane ventitreenne dove campeggia tutta la sua concentrazione davanti a un monitor. È Michela Sizzi,

S’è guadagnata una copertina su Wired.it, la versione online della rivista incentrata su tematiche di carattere tecnologico. Un primo piano di giovane ventitreenne dove campeggia tutta la sua concentrazione davanti a un monitor con cuffie microfonate a farle d’aureola.

È Michela Sizzi, matita scura attorno agli occhi e grintosi tatuaggi sulle braccia. Al campionato italiano videogiochi Personal Gamer, appena concluso a Milano, si è fermata a un passo dal podio. Quinto posto assoluto insieme alle compagne di squadra Elizabeth Enriquez (19 anni da Genova), Valeria Sabbioni (19 anni da Torino), Chiara Corona (21 anni da Bologna) e Sara Zampini (18 anni da Bolzano). Un team «in rosa» che non è passato inosservato nell’inflazione di squadre di maschi sulle mappe virtuali di Call of Duty: Ghost, un videogioco del genere sparatutto.

Tutte appassionate di gaming e tutte letali con un joypad in mano che usano a velocità impensabili anche per i più assidui smanettoni d’ufficio. Cinque giovani giocatrici dal nome esemplificativo del loro temperamento ovvero le «madKitties» (le gattine furiose). Capitanate, appunto, dalla bergamasca Michela Sizzi (in arte Banshee), di Bonate Sotto e studentessa a Bergamo, hanno ben figurato nella finale di Cod (acronimo di Call of duty) arrendendosi solo al team «myRevenge». Per la cronaca hanno vinto i Sublime, seguiti sul podio da HawK Team e AK Veterani.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo in edicola il 17 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA