Nanni Moretti al Festival di Cannes
«Qui sono solo un film» - L’intervista

Nanni Moretti colpisce al cuore la Croisette. Commozione, risate e applausi convinti alla proiezione riservata alla stampa di «Mia madre».

Un dato tanto più significativo perché al Grande Théatre Lumière sabato mattina, 16 maggio, c’erano solo giornalisti stranieri. Il regista di «Caro diario», 62 anni, qui è amatissimo e lo si capisce da mille dettagli: per esempio è arrivato in sala stampa accompagnato dal delegato generale del Festival, Thierry Frémaux, fatto a dir poco eccezionale e che si spiega solo pensando alla stima e all’affetto da cui è circondato: è la sua settima volta in concorso, dai tempi di «Ecce Bombo» (1978), ha vinto la Palma d’Oro nel 2001 ed è stato presidente di giuria nel 2012.

«Credo che miei film all’estero siano guardati con un occhio diverso rispetto a quel che accade in Italia – spiega il regista intervistato per L’Eco di Bergamo da Marco Dell’Oro –. È come se il pubblico straniero li vedesse per quel che sono, senza tutte le interferenze italiane: il mio impegno politico, il mio tasso di freddezza verso i giornalisti… Invece io qui sono solo un film».

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