«Nel weekend pure in Sant’Orsola
non si dorme per il caos dei locali»

Dopo Santa Caterina sembrano aprirsi nuovi fronti. Un lettore ci segnala la via compresa tra XX Settembre e Sant’Alessandro: «Sporcizia, degrado, urla, pestaggi, musica ad altissimo volume. Il venerdì e sabato non dormiamo prima delle 2».

Non è ancora estate, ma il clima si annuncia decisamente caldo appena si comincia a parlare di movida. Tutta l’attenzione è concentrata su Borgo Santa Caterina, ma a detta dei lettori ci sono altre zone complicate, come via Sant’Orsola, che ospita diversi locali, pizzerie e fast food

«Vi risiedo da 4 anni, ebbene sono 4 anni che il venerdì ed il sabato io e la mia famiglia non riusciamo a dormire se non dopo le 2 di notte. I problemi sono tali e quali in Borgo San Leonardo come in Borgo Santa Caterina» scrive un lettore.

«Se fino alle 22 la via sembra deserta, dalle 22:30 alle 2, la seconda metà della via fino all’incrocio con via Sant’Alessandro diventa una bolgia. Sporcizia, degrado, urla, pestaggi, musica ad altissimo volume, questa la visione che appare dalle mie finestre ogni venerdì e sabato. Nonostante le telefonate alle forze dell’ordine e gli esposti al comune da parte di molti residenti la situazione non è mai migliorata, anzi giusto questo venerdì una rissa non ha permesso dolci sogni».

«Sembra che manchi del tutto sia l’educazione da parte dei più giovani che l’attenzione alle regole da parte dei gestori e, lo scrivo con un po’ di rammarico, il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.Noi abbiamo fatto quanto in nostro potere, sostituendo anche gli infissi e dormendo con i tappi ma la situazione ora che si avvicinano le serate primaverili non migliorerà certo: aspettando i “Vivi Bergamo il Giovedì”, quando migliaia di persone arrivano in centro per la felicità di noi residenti che il giorno dopo (a casa mia il venerdì è ancora lavorativo) dopo il caos fino a tardi ed i mezzi Aprica in azione ad oltranza, ci svegliamo con pochissime ore di sonno per andare a lavorare». Segue espressione di «vicinanza con gli amici del Borgo d’Oro , augurandomi che la città si sensibilizzi verso quello che è un problema di tutti e non un vezzo di pochi noiosi residenti».

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