Nuove norme antincendio
Allarme per gli hotel: rischio chiusura

«Dovevano semplificare, ma non lo hanno fatto. Anzi, in alcuni casi hanno addirittura appesantito il carico burocratico. Ed ora migliaia di alberghi sono a rischio chiusura per una politica debole e distratta».

Filippo Donati, presidente AssoHotel Confesercenti, commenta così la pubblicazione del decreto ministeriale del 14 luglio 2015 contenente le «Disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico – alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50».

«Si tratta di un altro buco nell’acqua nella ventennale vicenda dell’adeguamento antincendio degli alberghi – sottolinea Donati – per cui la nostra associazione si è sempre battuta».

Il provvedimento modifica il contesto degli interventi di adeguamento già in precedenza richiesti semplificandone sì alcuni, lasciandone però sostanzialmente invariati molti e, nel contempo, inasprendo i requisiti per altri.

«Ancora una volta, nella redazione del decreto non c’è stato nessun effettivo coinvolgimento delle associazioni di categoria. Diversamente da quanto auspicato – conclude il presidente di Asshotel – non è stato creato un gruppo di lavoro composto, in equa misura, da rappresentanti dei Vigili del Fuoco e degli albergatori e la regola tecnica è stata scritta esclusivamente dai Vigili del Fuoco. Questo, senza ascoltare la nostra proposta che, una volta accertati i requisiti minimi di sicurezza ai fini dell’ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio, in modo analogo a quanto fatto in molti altri Paesi europei, suggeriva di rimandare i lavori di adeguamento antincendio ai lavori di ampliamento e/o ristrutturazione dell’albergo».

In attesa di un auspicabile perfezionamento della materia, Confesercenti Bergamo è comunque a disposizione degli albergatori bergamaschi per chiarire e approfondire la portata delle nuove misure introdotte. Per fissare un appuntamento in sede o una consulenza in azienda contattare il responsabile sicurezza Davide Chiari, tel. 035.4207555; email: [email protected].

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