«Odissea per conoscere i voti»
Condannato il «Lotto» di Trescore

Una studentessa al 4° anno del corso Mercurio al «Lotto», l’anno scorso viene bocciata. Che fare? Cambiare scuola? Restare? «Per prendere la strada migliore – spiega il padre – decidiamo di chiedere copia della documentazione».

Per ritirare la copia degli atti richiesti, portare a scuola 126 marche da bollo da 0,25 centesimi di euro l’una. Era il 4 dicembre 2013. Qualche giorno dopo, il 12, qualcuno mosso a pietà dalla segreteria dell’istituto superiore «Lorenzo Lotto» di Trescore invia una seconda lettera, in cui precisa che per avere gli atti richiesti basta in effetti consegnare anche solo tre o quattro marche da bollo, purché alla fine si arrivi a 31,50 euro. È stata la tappa in effetti più leggermente esilarante di una vicenda che per una studentessa di Castelli Calepio è stata tutt’altro che divertente, un percorso a ostacoli che alla fine le ha dato ragione, condannando l’amministrazione dell’istituto e il Miur a rifondere le spese legali di una controversia «che – specifica il padre della ragazza, che preferisce restare anonimo – non riguarda certo solo la nostra famiglia».

Vediamo alla vicenda: studentessa al 4° anno del corso Mercurio al «Lotto», l’anno scorso viene bocciata. Che fare? Cambiare scuola? Restare? «Per prendere la strada migliore – spiega il padre – decidiamo di chiedere all’istituto la copia della documentazione relativa all’anno scolastico appena concluso, con i voti delle interrogazioni, compresi i fogli con le verifiche scritte e i verbali del collegio docenti, per analizzare la preparazione acquisita ed eventualmente decidere di ricorrere contro la bocciatura. Scrivo, era il 15 giugno 2013, ed è l’inizio di un’odissea». L’istituto risponde dopo una decina di giorni, spiegando che la richiesta va integrata perché troppo generica. «Vado dal dirigente scolastico, il tempo stringe perché le iscrizioni all’anno scolastico successivo sono agli sgoccioli. Spiego meglio cosa chiedo, ma il 25 luglio mi comunicano che il Collegio docenti non ha competenze sulla valutazione degli alunni, che la richiesta di avere un documento con i voti inerenti alle interrogazioni orali e scritte è generica e va meglio circostanziata con l’indicazione delle discipline e del periodo che mi serve. Stessa cosa per le prove scritte. A me sembrava di essere stato chiaro: volevo avere tutti i voti presi da mia figlia nell’arco dell’anno scolastico, e avere le copie delle verifiche scritte: tutte. L’unica cosa che mi viene concesso a quel punto, è la documentazioni con le comunicazioni alla famiglia, previa consegna di cinque marche da bollo da 0,25 per le fotocopie».

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 13 marzo

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