Ogni giorno 100 kg di pane ai poveri
I panificatori Aspan con la Caritas

L’invito a don Fausto Resmini di celebrare la Messa per i panificatori bergamaschi in occasione del patrono Sant’Antonio Abate è servito a fare il punto - del tutto positivo - sulla collaborazione tra i panificatori Aspan e la Caritas.

Dalla primavera dell’anno scorso, tutte le sere un’organizzazione capillare (a cui partecipano i Centri di ascolto del territorio e la stessa Caritas) fa sì che venga fatta confluire alla mensa dei poveri e alle famiglie bisognose la sovrapproduzione quotidiana di pane, ma anche focacce e pizzette invendute. Cento chili di pane al giorno da 15 panificatori del territorio.

Ma sono già arrivate altre adesioni, bisogna solo organizzare il servizio di trasporto con i volontari. «La carità che voi esercitate - ha detto don Resmini nell’omelia - è la coerenza che ogni cristiano dovrebbe avere verso i fratelli che soffrono, è riconoscere nei poveri il volto di Cristo che cambia la nostra vita».

Don Resmini ha confermato come siano in aumento nella nostra società tante povertà nascoste nella solitudine, nell’abbandono e nell’indifferenza. Povertà che spesso hanno il volto della normalità, quindi ancora più difficili da individuare e raggiungere.

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