Omicidio di Carobbio, scarcerato rumeno fermato

E’ stato scarcerato il rumeno di 28 anni fermato nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Costel Ionut Mihalache, ucciso - come ha confermato anche l’autopsia - con un colpo di pistola alla schiena. Uno dei rumeni che, mercoledì notte, hanno trasportato il loro connazionale di 24 anni, in fin di vita, da Carobbio alla Selva di Zandobbio per consegnarlo al cognato, era finito in cella con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, oltre che di riduzione in schiavitù di alcune lucciole moldave. Il rumeno sottoposto a fermo - M. G., 28 anni, regolare, residente nel Padovano, ma di fatto domiciliato a Gorlago - assieme alla stessa vittima e ad altri connazionali, faceva parte - secondo i carabinieri - di un racket che da diverso tempo gestiva la prostituzione nella zona di Padova. L’omicidio di Costel Mihalache sarebbe dunque scaturito per alcuni dissapori maturati all’interno della stessa organizzazione. Il fermato è stato interrogato dal Gip, ma lo stesso rumeno si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, sulla base degli atti e degli elementi raccolti dagli investigatori, non ha però ritenuto di convalidare il fermo in assenza del pericolo di fuga e di scarcerare il rumeno per la totale mancanza di indizi in merito al delitto. L’inchiesta segna dunque una battuta d’arresto, ma le indagini proseguono a tutto campo.

(05/11/2005)

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