Operaio 37enne va in bici a Selvino
Torna a casa e muore nella doccia

Era appena tornato a casa dopo un’uscita sulla sua bicicletta da corsa fino a Selvino: «Mi sento un po’ stanco, vado in bagno a lavarmi» ha detto alla moglie, che pochi minuti dopo l’ha trovato disteso senza vita sul piatto della doccia.

Era appena tornato a casa dopo un’uscita sulla sua bicicletta da corsa fino a Selvino: «Mi sento un po’ stanco, vado in bagno a lavarmi» ha detto alla moglie, che pochi minuti dopo l’ha trovato disteso senza vita sul piatto della doccia.

In maniera così improvvisa e drammatica a causa di un malore è morto domenica, a Caravaggio, Roberto Fontana, 37 anni, operaio metalmeccanico che abitava in via Bietti 38 insieme alla moglie Francesca, 38 anni, e ai figli Fabio, 10 anni, e Michela di 15.

Il trentasettenne, che era un socio dell’associazione sportiva dilettantistica «Ciclistica Trevigliese», era solito uscire ogni fine settimana in bicicletta insieme ad altri appassionati come lui delle due ruote. Non aveva mai avuto alcun genere di problema fisico ed era apparentemente in buone condizioni fisiche visto che, oltre al ciclismo, praticava a livello amatoriale anche jogging, nuoto, tennis e sci.

Domenica, nell’ultimo tratto di strada prima dell’arrivo a Caravaggio, aveva accusato un affaticamento. «È stato lui stesso a rivelarmelo quando è entrato in casa - racconta affranta la moglie -, mi ha poi detto che prima di mangiare sarebbe andato a lavarsi proprio per togliersi un po’ di stanchezza di dosso. Dopo qualche minuto sono andata in bagno per vedere cosa stava facendo e l’ho visto accasciato sul piatto della doccia. All’inizio ho pensato che si fosse un attimo seduto per riposarsi. Non era così». I funerali di Roberto Fontana si terranno martedì 1° aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale.

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