Opere pubbliche, 6 milioni dal Bim
per sostenere i Comuni in difficoltà

«Il patto di stabilità sta bloccando le risorse dei Comuni. Perché non delegare questo compito ai Consorzi Bacini imbriferi montani (Bim), che non hanno problemi di vincolo di bilancio?». Lo ha sostenuto nel suo intervento il sindaco di Piario, Pietro Visini.

«Il patto di stabilità sta bloccando le risorse dei Comuni, che non possono spendere per finanziare e realizzare opere pubbliche e infrastrutture importanti per i paesi. Perché non delegare questo compito ai Consorzi Bacini imbriferi montani (Bim), che non hanno problemi di vincolo di bilancio?».

Lo ha sostenuto nel suo intervento il sindaco di Piario, Pietro Visini, Comune della valle Seriana, che con altri 80 amministratori ieri mattina alla Casa del giovane di Bergamo ha partecipato all’assemblea annuale del Bim, presieduto da Carlo Personeni che lo scorso anno è stato riconfermato anche alla presidenza della Federbim. Durante l’incontro sono stati approvati il conto consuntivo 2013, il bilancio 2014 e il bilancio pluriennale 2014-2016.

«È sicuramente un suggerimento importante – ha risposto Personeni al sindaco di Piario – e saremmo ben lieti di puntare su questo obiettivo. Senza dubbio è una proposta che va studiata tenendo presente le normative che regolano la vita degli enti locali. Proprio prendendo spunto dalla proposta di Visini, vorrei evidenziare che il 2013 è stato un anno importante, perché alla luce di quanto è avvenuto e sta avvenendo politicamente a livello nazionale, e preso atto dei continui e numerosi attacchi subiti da più parti con una spasmodica ricerca di tagliare tutto e di più e per mettere ogni tipo di risorsa nel solito calderone senza fondo, possiamo ancora essere fieri di poter affermare che i Consorzi Bim sono totalmente attivi ed efficienti, ed anzi lo sono ancor più di prima perché sono gli unici ad incrementare le proprie risorse».

Ma più delle parole valgono i numeri e la relazione del presidente ha evidenziato gli interventi del Bim nelle Comunità montane bergamasche e in un centinaio di Comuni. Lo scorso anno sono stati dati contributi a fondo perduto: 800.000 euro alle Comunità montane e 200.000 ai Comuni e sono per un totale di 5.250.000 le somme impegnate in prestiti erogati ai Comuni ed enti vari, rimborsabili, senza interessi, da 5 a 12 anni. Per lo più soldi che vengono spesi in opere pubbliche: case di riposo, centri sociali per anziani, centri diurni per disabili, edifici scolastici scuole, parchi, palestre, piscine, parcheggi, piazzole ecologiche, rifugi alpini e infrastrutture, strade, piste ciclopedonali, sentieri, mulattiere, impianti fotovoltaici e di depurazione. Il Bim ha dato contributi per 111.000 euro ai Comuni a fondo perduto anche per frane e smottamenti. Una voce importante nel bilancio sono le borse di studio che nello scorso anno sono state 213 per una somma di 72.526 euro. «Sostanzialmente – ha evidenziato Personeni – per il 2013 circa 6.250.000,00 euro sono stati veicolati sul territorio di competenza del Consorzio. Questi importi dimostrano ancora una volta l’importanza del Consorzio Bim».

Il presidente nell’accennare l’attività della Federbim ha ricordato l’inaugurazione in Abruzzo di una scuola materna di montagna per un costo di 1.071.000 euro con risorse della Federbim e di 29 consorzi Bim, tra i quali quello di Bergamo che ha donato 30.000 euro. Sempre la Federbim, nell’anno dedicato all’acqua, ha indetto un concorso nazionale riservato ad alunni e studenti denominato «Onde di montagna». Nella discussione che è seguita dopo la relazione del presidente Personeni sono intervenuti sindaci e amministratori, quindi relazione e bilanci sono stati approvati all’unanimità. Il consulente Anci Cesare Cereda ha parlato dei finanziamenti della Fondazione Cariplo e della Ue. Prima del termine dei lavori è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Bim e il Centro di etica ambientale (Cea) per la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, obiettivi illustrati dal presidente don Francesco Poli.

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