Per tutelare la vista su Città Alta
Si «taglia» l’altezza delle case

Edilizio certo, ma anche molto urbanistico. Perché il nuovo regolamento firmato dall’assessore Tommaso D’Aloia e destinato ad approdare in Giunta a brevissimo ha finalità che hanno un respiro decisamente più ampio.

Edilizio certo, ma anche molto urbanistico. Perché il nuovo regolamento firmato dall’assessore Tommaso D’Aloia e destinato ad approdare in Giunta a brevissimo tratta sì regole e normative che riguardano il settore di sua competenza, l’Edilizia privata appunto, le finalità però hanno un respiro decisamente più ampio.

Per capire di cosa si sta parlando basti considerare il capitolo destinato a lasciare il segno più evidente: quello delle altezze degli edifici e dei coni ottici. Le prime verranno di fatto abbassate con una riduzione della quota massima per piano da 3,5 a 3,2 metri, mentre i secondi – i famosi «cannocchiali» per tutelare lo skyline di Città Alta – passeranno dagli attuali 11 ai 17 previsti dalle nuove disposizioni, più 12 ulteriori «visuali» inedite (ovvero dei coni più ampi collocati su direttrici periferiche) per ribadire il concetto rafforzandolo.

Il regolamento ha subito profonde modifiche che hanno riguardato oltre il 60 per cento dei suoi 115 articoli. In pratica sono state eliminate tutte le norme superate o comunque già contenute in disposizioni di legge vigenti .

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA