Piscine Italcementi: un tuffo nei ritardi

Attesi da anni, non sono ancora partiti i lavori per il tetto. Spogliatoi non a norma Chiusa la stagione invernale, check-up della struttura: inadeguate le uscite di emergenza

Un milione e centomila euro. Tanto serve per sistemare le piscine Italcementi. Un intervento atteso da anni, ma finora rimasto nel libro dei sogni, al capitolo buone intenzioni. Se ne parlava già a metà degli anni Novanta, quando la gestione passò dall’Italcementi alla In Sport di Vimercate. Nel 2000 subentra Bergamo Sport, la società di Palazzo Frizzoni che si occupa degli impianti sportivi comunali. Il 4 dicembre 2003 il presidente Gianluigi Federici dichiara: «Le piscine sono in condizioni delicate. A gennaio (del 2004, ndr) potremo partire con i primi lavori, iniziando con la trasformazione dell’impianto di riscaldamento da gasolio a metano. Prima dell’estate procederemo anche alla trasformazione del sistema di clorazione delle acque, poi sono previsti l’ampliamento degli spogliatoi e la verifica della copertura del tetto».

A un anno e mezzo di distanza nulla ancora è stato fatto. «I ritardi sono da imputare alla lungaggine delle procedure amministrative – puntualizza oggi Gianluigi Federici, presidente di Bergamo Sport –. L’anno scorso il capitale sociale di Bergamo Sport è stato aumentato di 2,5 milioni di euro, ma questa cifra è stata erogata solo nel novembre 2004».

Se poi apriamo il capitolo sicurezza, anche le piscine Italcementi, come altri impianti sportivi bergamaschi – leggi stadio e Palazzetto dello Sport – non sono del tutto a norma. Anche se da settembre a maggio ogni giorno un migliaio di persone frequenta le due piscine coperte, il «palazzetto» omologato per incontri di basket, pallavolo e calcetto e la «palestrina» che ospita corsi di aerobica, stretching, kick-boxing. Ma ora si può prendere l’occasione della chiusura della stagione invernale – da un paio di settimane è cominciato l’assalto alle piscine scoperte – per fare un check-up della struttura.

Il centro Italcementi non ha un certificato di prevenzione incendi, requisito indispensabile per l’agibilità.

(13/06/2005)

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