Poste, poco personale agli sportelli
Situazione insostenibile: ed è vertenza

La carenza di personale agli sportelli degli uffici postali che ha raggiunto livelli insopportabili di criticità. Aperta una vertenza nei confronti di Poste Lombardia.

La vertenza è stata aperta con una comunicazione formale, inviata martedì 17 febbraio, dai sindacati di categoria Slp Cisl, Slc Cgil, Ugl, Failp Cisal, Confsal Comunicazioni regionali.

«Gli uffici postali con innumerevoli postazioni vuote, distacchi e trasferte sempre maggiori, convocazioni per corsi di formazione e per svariati altri motivi oltre l’orario d’obbligo, dilatazione dei tempi di attesa ed improvvise immotivate quotidiane chiusure degli uffici – dice Giuseppe Marinaccio, segretario generale Slp Cisl Lombardia - è la dimostrazione evidente di una diffusa carenza strutturale alla quale l’azienda intende in piccola parte sopperire con chiusure e razionalizzazioni di uffici».

A questo vanno aggiunte le numerose richieste sindacali d’incontro, rimaste senza risposta, per discutere di importanti ed urgenti argomenti riguardanti l’operatività quotidiana e le conseguenti ricadute sul personale e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

«Una politica così spinta di risparmio sui costi attuata con tagli di personale con perdita di qualità in tutti i servizi, chiusure di uffici ed abbandono del territorio nei piccoli comuni e territori già disagiati per la carenza di servizi ed infrastrutture – afferma Marinaccio - non è accettabile se attuata da un’azienda a totale capitale pubblico che da 11 anni produce consistenti utili di bilancio».

Aperto formalmente il conflitto di lavoro, i sindacati attendono ora la convocazione dell’azienda. «Auspichiamo che finalmente ci diano risposte positive – conclude Marinaccio – diversamente avvieremo tutte le iniziative necessarie per dare soddisfazione ai lavoratori e ai cittadini, penalizzati dalle carenze di personale».

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