Poste, ritardi nella corrispondenza
I sindacati: mancano cento postini

Tra chiusure degli uffici postali e avvicendamenti dei portalettere e degli sportellisti, le Poste si preparano a fronteggiare una stagione difficile. E i segnali non mancano: i lettori segnalano lunghe code agli sportelli e episodi di mancata corrispondenza.

Tra chiusure degli uffici postali e avvicendamenti dei portalettere e degli sportellisti, le Poste si preparano a fronteggiare una stagione difficile. E i segnali non mancano: i lettori segnalano lunghe code agli sportelli e episodi di mancata corrispondenza.

Gli uffici postali che oggi osservano il doppio turno saranno in funzione, tra luglio ed agosto, solo al mattino e non al pomeriggio. Tale disposizione riguarda i cosiddetti uffici maggiori presenti in città e in taluni comuni della provincia, come quelli di Treviglio, Romano, Seriate, Trescore, Sarnico e Albino.

Altro periodo critico sarà quello delle due settimane centrali di agosto, durante le quali chiuderanno molti uffici minori. Quasi tutti saranno chiusi dal 14 al 16, ma non le Poste centrali in città che non saranno accessibili il 15 e il 16. Lo stesso «ponte» ridotto di due giorni verrà osservato da un’altra ventina di uffici della provincia.

Per quanto riguarda il recapito, sono scese in campo a partire dai primi di luglio 400 persone in tutta la Lombardia, con contratti a termine che variano dai 4 ai 6 mesi, per far fronte al bisogno di portalettere. In realtà i sindacati asseriscono che ne mancherebbero almeno mille in ambito regionale per riuscire a garantire un servizio efficiente. Di recente, inoltre, Poste Italiane ha dichiarato che nella Bergamasca di portalettere ne mancherebbero 49, ma i sindacati sostengono che ce ne vorrebbero quasi cento.

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