Protesta degli ultras dell’Atalanta
fuori dalla Gazzetta dello Sport

Nel mirino un articolo pubblicato su «Sportweek» dedicato alla manifestazione di solidarietà al Bocia.

Erano in una settantina, sotto la sede milanese della Gazzetta dello Sport. Trasferta milanese per gli ultras dell’Atalanta, per protestare contro un articolo di Sebastiano Vernazza pubblicato su «Sportweek» settimanale della rosea. «Abbiamo chiesto un confronto con il giornalista in questione ma, a detta della sicurezza, non era presente» si legge nel profilo Facebook «Sostieni la curva», dove sono anche pubblicate le ragioni del presidio a colpi di striscione e fumogeni. Tutto prende origine dalla manifestazione a sostegno di Claudio Galimberti, leader ultrà nerazzurro meglio conosciuto come «Bocia» del 20 febbraio scorso.

Questa la lettera aperta lasciata al "signor" Vernazza:Sabato 27 Febbraio 2016, sulle colonne del settimanale...

Pubblicato da Sostieni la Curva su Sabato 5 marzo 2016

Ecco un estratto della posizione degli ultras nerazzurri: «Sabato 27 febbraio 2016, sulle colonne del settimanale SportWeek è apparso un articolo a firma di Sebastiano Vernazza a commento di una manifestazione svoltasi a Bergamo promossa dalla tifoseria organizzata dell’Atalanta. Vernazza non era presente alla manifestazione e non potendo raccontare i fatti, cosa che per altro ci pare dovrebbe essere alla base dei principi deontologici di chi esercita questa professione, ha dato spazio alla sua personale visione delle cose. Nel suo articolo ha posto l’accento sulla presenza alla manifestazione stessa di numerosi bambini ed ha citato, tra le altre cose, la frase di un ex calciatore “quando allenavo le giovanili sognavo una squadra di orfani” aggiungendoci la sua personale conclusione : i genitori nel calcio che problema. L’utilizzo della frase come paradosso in realtà cela l’evidente intento da parte di .Vernazza di insinuare nella testa del lettore il concetto seguente : meglio dei bambini orfani piuttosto che con genitori che li accompagnano in manifestazioni stile quella di Bergamo. L’autore dell’articolo si è avventurato sul terreno della sfera educativa ed affettiva che sta alla base del rapporto tra genitori e figli. Ci appare grave ed irrispettoso verso chi ha manifestato e verso i lettori della Gazzetta stessa».

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