Radici: «Orio, decidono i bergamaschi
Maroni? La politica meglio stia fuori»

«Nessuno decide per Bergamo e per Sacbo. Siamo gente seria e consapevole del patrimonio che l’aeroporto rappresenta per il territorio in termini di sviluppo e di occupazione».

Quindi ogni nostra decisione sarà presa sulla scorta dello studio che, insieme a Sea, abbiamo affidato al rettore Stefano Paleari. Davanti a dati e prospettive precise faremo le nostre scelte».

Miro Radici, presidente di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio, traccia la road map da qui a fine agosto, quando Paleari consegnerà il primo report sulla possibile integrazione (leggi fusione) con la milanese Sea. Che oltre a gestire Linate e Malpensa, ha nel portafoglio il 30,98% di Sacbo.

A proposito di Milano. Lunedì il governatore Roberto Maroni ha incontrato Pietro Modiano, presidente di Sea…« Ho visto e ho letto».

Come mai lei non c’era? «Non siamo stati invitati».

Ah… «No, e comunque non ci sarei andato».

Come mai? «Nessuna polemica con la Regione, per carità. Solo che in questo momento intendo mantenere una linea distaccata».

Nei confronti di chi? «Noi e Sea abbiamo assegnato uno studio a Paleari e attendiamo gli esiti del suo lavoro. Quando sarà sulle nostre scrivanie, gli azionisti saranno in grado di prendere decisioni in piena autonomia e nel solo interesse del territorio bergamasco. Nessuno deciderà per noi».

La stupisce questo interesse di Maroni? «Mah, sa… Credo che il progetto di integrazione con Sea abbia un contenuto importante dal punto di vista imprenditoriale. Normale quindi che la politica cerchi di metterci il cappello, che tenti di appropriarsene. La politica stia fuori».

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