Rapinatori incastrati da foto e impronte digitali

Le impronte lasciate durante le rapine e le immagini delle telecamere di sorveglianza li hanno incastrati. Così un 36enne di Monza e un 33enne napoletano residente a Modena sono finiti ulteriormente nei guai. I carabinieri di Bergamo e di Zogno hanno notificato loro le ordinanze di custodia cautelare in carcere mentre si trovavano già nella casa circondariale di Mantova: erano in prigione perché ritenuti responsabili di altre azioni analoghe compiute a Novara, Mantova e Verona tra il 2003 e il 2005.I carabinieri li hanno identificati come i responsabili dei colpi messi a segno il 19 dicembre dello scorso anno alla filiale Bipop Carire di Mornico al Serio e il 21 dicembre alla filiale Sanpaolo Imi di Terno d’Isola.  Nel primo caso i due, a volto scoperto e minacciando gli impiegati con un punteruolo, erano fuggiti con 7.100 euro; nel secondo, sempre a viso scoperto, avevano colpito con schiaffi e pugni il direttore dell’agenzia impossessandosi di 19.250 euro. Grazie alle riprese delle telecamere a circuito chiuso e alle impronte digitali gli investigatori sono riusciti a comparare gli elementi raccolti con quelli disponibili su persone somiglianti ai due rapinatori, fino ad arrivare all’identificazione. (26/05/2006)

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