«Rifiuti illeciti sotto la Brebemi»
Rinviato il processo a Locatelli

Prima udienza e subito primo rinvio. Il processo a carico di Pierluca Locatelli e altre cinque persone (ex collaboratori, ex consulenti, ex dipendenti) riguardante il presunto traffico illecito di rifiuti nel sottofondo stradale dell’autostrada Brebemi si è già arenato.

Prima udienza e subito primo rinvio. Il processo a carico di Pierluca Locatelli e altre cinque persone (ex collaboratori, ex consulenti, ex dipendenti) riguardante il presunto traffico illecito di rifiuti nel sottofondo stradale dell’autostrada Brebemi si è già arenato.

La difesa ha infatti eccepito un primo difetto di notifica e l’udienza è stata così rinviata al prossimo 6 giugno. In particolare il giudice ha accolto l’istanza dei difensori per i quali l’avviso del processo relativo alla moglie di Locatelli è stato notificato al legale, mentre la donna aveva eletto il proprio domicilio per la notifica degli atti. Un difetto dunque formale, ma tanto è bastato per rinviare il processo di un mese.

Come è noto, il Gup Marco Cucchetto di Brescia aveva rinviato a giudizio per traffico illecito di rifiuti oltre a Pierluca Locatelli, i suoi ex collaboratori Giovanni Battista Pagani, Bartolomeo Gregori, Egidio Grechi, Walter Rocca, il consulente ambientale Andrea David Oldrati e un suo ex dipendente, Giorgio Oprandi.

Il processo che si tiene a Bergamo vede unificato il procedimento relativo alla tangenziale di Orzivecchi per le stesse motivazioni.

I carabinieri del nucleo investigativo di Brescia avevano appurarono (seguendoli) che i camion del gruppo Locatelli – che aveva l’appalto per il sottofondo stradale di Brebemi nei cantieri di Cassano d’Adda e Fara Olivana con Sola – prelevavano scorie di fonderia alla Portamb di Mazzano (Brescia), per poi portarle all’impianto della Locatelli a Calcinate, località Biancinella.

Ma sostavano talmente poco – è la tesi dell’accusa – da risultare evidente che la tappa non serviva per sottoporre il materiale a trattamento, bensì solo per cambiare la bolla di trasporto e quindi trasferire il carico sui cantieri Brebemi. Materiale non trattato, perciò, secondo gli inquirenti.

Per Locatelli il materiale era trattato e a bolla era per il trasporto da Mazzano alla Biancinella, per questo era necessario cambiarla, da Biancinella a Brebemi, ma il materiale che usciva da Mazzano era già trattato, non era rifiuto.

Una perizia effettuata con la formula dell’incidente probatorio sui materiali scaricati da Locatelli in Brebemi ha stabilito che il limite di legge degli inquinanti è stato superato in maniera sporadica (3 campioni su 35 prelevati), senza interessamento delle falde acquifere. Il grosso delle irregolarità riguarda la dimensione granulometrica dei detriti del materiale inerte, più voluminosi del dovuto nell’80 per cento del campione.

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