Al centro l’educazione degli studenti
Giornata parrocchiale della scuola

La Diocesi di Bergamo, consapevole dell’importanza educativa di tutta la scuola pubblica, statale e paritaria, invita le comunità cristiane domenica 20 settembre ad un momento di riflessione e di preghiera per il compito educativo della scuola.

La Chiesa italiana, in questo decennio dedicato a «Educare alla vita buona del Vangelo», si prepara a vivere il V Convegno Ecclesiale a Firenze sul tema «In Gesù Cristo un nuovo umanesimo». «La scuola è, dopo la famiglia, il luogo ancora più importante nel quale si impara a diventare uomini e donne. Ma proprio questa distinzione e differenza pare essere a volte messa in discussione dalla questione denominata ”gender”, su cui siamo invitati a riflettere a partire da alcuni convincimenti» spiegano monsignor Vittorio Bonati, delegato vescovile per la scuola e Ilario Amboni, direttore A.C.S..

La questione «gender» non riguarda un problema di accoglienza e di rispetto del «diverso», né è riconducibile alla reazione ad eventuali atti di omofobia, ma riguarda invece la scelta da parte di alcuni gruppi di pressione sociale di diffondere una ideologia per la quale l’identità della persona – compresa la sua identità sessuale – è esclusivamente un prodotto culturale e sociale, e deriva dunque da un potere «subito da» o «esercitato su» altri, senza dover fare i conti con caratteristiche «date», come quelle biologiche. «La differenza uomo-donna è un elemento costitutivo della natura umana: indica una complementarietà più che una contrapposizione ed è donata per far crescere la capacità umana di ascolto e di accoglienza» continuano.

«L’opera educativa pertanto consiste nel farsi compagni dei ragazzi e giovani perché scoprano quali sono i loro bisogni e desideri, e ricerchino le risposte più adeguate; ogni educatore deve porsi questo desiderio di felicità e di compimento, proponendo anche la propria esperienza e le condizioni di vita che meglio aiutano la personale realizzazione».

Papa Francesco ci ha invitato nell’aprile scorso «a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta».

Per questo si ritiene importante che la comunità cristiana offra il proprio contributo alla famiglia e alla scuola per capire quali sono le implicazioni del diffondersi dell’ideologia «gender», rinnovando in un dialogo tra scuola e famiglia l’impegno educativo per le giovani generazioni.

«Da qui i documenti allegati, che intendono essere un piccolo aiuto offerto a tutti» concludono monsignor Vittorio Bonati e Ilario Amboni.

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