Ryanair, dopo i voli, i servizi a terra
Ad Orio punta merci e passeggeri

Gli irlandesi intenderebbero svolgere direttamente i servizi di handling nello scalo bergamasco, dove già hanno l’80% dei voli.

Prima i cieli ed ora la terra. Dopo aver fatto decollare Orio, facendolo diventare il quarto scalo d’Italia (il terzo in questi primi 2 mesi del 2015) e fissando come obiettivo quota 10 milioni di passeggeri targati Ryanair da qui al 2020, gli irlandesi volanti ora guardano a terra, ai servizi di gestione di passeggeri e bagagli. Attualmente ad Orio sono svolti da Sacbo e in minor parte da Ags: Ryanair sembra interessata a svolgerli in prima persona.

Del resto la normativa europea stabilisce che la compagnia ha il pieno diritto di svolgere i cosiddetti servizi di handling (tutti quelli che riguardano imbarco e sbarco di passeggeri e merci) per i propri voli, e nei suoi recenti incontri ad Orio al Serio, Michael O’Leary, patron della compagna irlandese, ha avanzato questa ipotesi. E considerato che i servizi a terra coinvolgono il 60% del personale Sacbo, potrebbero essere oltre 250 le persone a cambiare bandiera: alle medesime condizioni e trattamento economico, beninteso.

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