San Pancrazio e Sant'Agata nel Carmine
Restauri al via, ma si cercano fondi

Dopo il restauro del Duomo, ci sono altre due importanti chiese di Città Alta che hanno bisogno di rifare il look. Si tratta di San Pancrazio e di Sant'Agata nel Carmine, due edifici diversi, diametralmente opposti come collocazione, ma legati, oltre che dalla stessa direttrice (la Corsarola) e dall'intensa devozione, anche da un destino in parte comune.

Al di là delle differenze stilistiche e architettoniche, entrambi si sono trovate, negli ultimi anni, di fronte a un periodo difficile, fatto di degrado e di tutte quelle magagne che purtroppo affliggono di frequente i grandi monumenti. Così correre ai ripari è stato inevitabile e a pensarci è stata naturalmente la parrocchia di Sant'Alessandro in cattedrale con restauri che, per quanto San Pancrazio, sono ormai agli sgoccioli, mentre a Sant'Agata stanno per partire. E se sul piano dei lavori non ci sono problemi, su quelli più strettamente finanziari qualche nodo in più c'è. Tre milioni e 250 mila euro (750 mila per San Pancrazio e 2 milioni e mezzo per il Carmine) non sono infatti cifra da poco e allora bisogna darsi da fare: «Abbiamo lanciato una raccolta fondi - spiega monsignor Giuseppe Sala, parroco della cattedrale - con cui speriamo di riuscire a fare fronte a questi importanti interventi. Mantenere quel grande patrimonio spirituale rappresentato dalle chiese è uno dei nostri compiti principali: dobbiamo offrire la giusta ospitalità ai fedeli, ma anche ai tanti turisti che negli ultimi anni hanno mostrato grande interesse per i monumenti di Città alta».

L'iniziativa è stata ribattezzata «Adotta una cappella» e sia per San Pancrazio che per Sant'Agata si tradurrà nella ricerca di sponsor cui affidare idealmente le singole porzioni degli edifici, oltre che le loro  Per informazioni 035/2652112.

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