Sant’Omobono, sequestrato un laboratorio
Un denunciato per sfruttamento di clandestini

I Carabinieri delle caserme di Sant’Omobono Terme, Branzi, Piazza Brembana e San Giovanni Bianco, hanno sequestrato un intero laboratorio e denunciato per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina un cittadino cinese Y. L. di 27 anni. Il blitz è stato compiuto la scorsa notte, dopo diversi giorni di appostamenti e osservazione notturna da parte dei militari. L’intervento ha visto impegnati dodici carabinieri e diversi automezzi. L’obiettivo dei militari era rappresentato da uno stabile in disuso, notato sempre in attività, a Sant’Omobono. Il movimento non è sfuggito all’occhio dei militari, anche grazie alle varie segnalazioni dei cittadini. Durante gli appostamenti i militari hanno potuto constatare un certo movimento di cinesi che entravano ed uscivano dal complesso. Ieri, dopo aver circondato l’immobile, i militari vi hanno fatto accesso e hanno potuto constatare che, adiacenti ai bancali di lavoro, erano state ricavate piccole stanze nelle quali si sono contati almeno 12 giacigli; cittadini cinesi presenti solo quattro. Di questi quattro 3 erano privi di documenti ed al termine degli accertamenti 2 sono stati espulsi mentre il terzo è stato arrestato perché inottemperante ad un decreto di espulsione. Il titolare della ditta è stato denunciato per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’intero stabile, destinato al confezionamento di giacche a vento, è stato sequestrato con l’intera merce per un valore stimato di circa 50.000 Euro. Il servizio di controllo contro l’immigrazione clandestina è proseguito sull’intero territorio della Compagnia di Zogno ed ha visto l’arresto di un cittadino albanese (T.B. classe 1985) ospitato illegalmente da alcuni familiari a San Pellegrino T. e di un cittadino indiano (K.S. classe 1981) a Palazzago. (13/10/2007)

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