Scarseggiano i francobolli da 0,80€
Un problema per i biglietti d’auguri

C’è chi sostiene che i biglietti d’auguri siano stati soppiantati dalle email e dagli sms, ma non è così. Alla gente piace ancora spedire i tradizionali cartoncini con Babbo Natale o il presepe, sempre che siano reperibili i francobolli.

E proprio questo è il problema: in questi giorni si fa fatica a trovare, a Bergamo, i francobolli che costavano 70 centesimi e dal 1° dicembre sono aumentati a 80, ovvero il taglio giusto per mandare gli auguri. Un fenomeno che si sta manifestando nel momento meno opportuno se si tiene conto che le feste natalizie sono ormai alle porte. Tuttavia a Poste Italiane non sembra risultare tale carenza.

«Purtroppo non è la prima volta - dice Luca Mangili, presidente provinciale della Federazione italiana tabaccai - che si verifica un problema di questo genere. Succede puntualmente quando viene introdotto un ritocco al rialzo delle tariffe. Una carenza che naturalmente avviene in tante zone d’Italia e non solo sul nostro territorio, dove il bollo da 80 centesimi risulta sia presente un po’ a macchia di leopardo. Tutto sommato, quindi, la situazione appare abbastanza critica. Anche perché è difficile trovare il francobollo da 10 centesimi da aggiungere a quello da 70».

Molti rivenditori sostengono che il cittadino è costretto a pagare due volte il rincaro: per il ritocco introdotto e perché spesso si vede costretto ad acquistare un francobollo di importo superiore a quello necessario.

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