Sciopero per la sicurezza: alta l’adesione fra i lavoratori

Un’indicazione precisa si potrà avere solo domani, quando arriveranno anche i dati delle piccole imprese. Ma l’adesione allo sciopero organizzato per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro - secondo i sindacati - nelle grandi industrie è stata massiccia: dal 75 all’80 per cento dei lavoratori. L’astensione era di due ore alla fine di ogni turno in tutto il comparto dell’industria (che nella Bergamasca conta circa 100 mila addetti): al presidio, organizzato davanti all’Asl in via Galliccioli dalle 16 alle 18, erano invece presenti un centinaio di rappresentanti dei lavoratori. Non un presidio contro l’Asl, hanno tenuto a precisare Cgil, Cisl e Uil, ma solo un’occasione per lanciare un forte grido d’allarme per alzare i livelli di sicurezza ed evitare altri tragici incidenti, come i cinque infortuni mortali registrati a giugno in Bergamasca. In una lettera aperta al direttore generale dell’Asl - che aveva sollecitato i sindacati a vigilare sui posti di lavoro - le organizzazioni sindacali hanno comunque stigmatizzato lo scarico di responsabilità della sicurezza sulle Rsu. In ogni caso nessuna tensione, visto che proprio Silvio Rocchi ha potuto intervenire durante il presidio per precisare che il suo era semplicemente un invito affinché ognuno faccia la sua parte nella battaglia per la sicurezza. Durante il convegno è stato invece presentato un dossier sugli infortuni in terra bergamasca, con dati che faranno discutere a lungo.(13/07/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA