Scuole, servono manutenzioni
Bergamo ha bisogno di 30 milioni

Se il neo premier Matteo Renzi darà seguito alle dichiarazioni formulate nel discorso al Senato, a Bergamo dovrebbero arrivare almeno 30 milioni di euro, per rispondere ai bisogni individuati dall’ente provinciale che ha competenza sui 72 edifici scolastici.

Se il neo premier Matteo Renzi darà seguito alle dichiarazioni formulate nel discorso al Senato, a Bergamo dovrebbero arrivare almeno 30 milioni di euro, per rispondere ai bisogni individuati dall’ente provinciale che ha competenza sui 72 edifici scolastici divisi in 42 istituti superiori e centri di formazione professionale, presenti in tutta la Bergamasca.

«Trenta milioni sono una stima di minima, veramente di minima – puntualizza il dirigente del settore Antonio Zanni – rispetto a quanto sarebbe necessario». Con questo stanziamento si potrebbe procedere agli ampliamenti di scuole che non hanno sufficienti aule per tutti gli studenti iscritti e alla costruzione di palestre di cui molti istituti sono carenti.

«Venti milioni – chiarisce Zanni - potrebbero risolvere temporaneamente la situazione, altri 10 invece dovrebbero essere investiti per il completamento della messa a norma degli impianti. Ma attenzione che in questo caso la normativa cambia con grande rapidità: richiede continui aggiornamenti e non si può quindi pensare di raggiungere una situazione definitiva. Così come l’andamento delle iscrizioni determinano il bisogno o meno di nuove aule».

Quello che colpisce è che di questa cifra un milione se ne va in affitti proprio per aule e palestre che gli istituti non hanno, come – tanto per citare qualche esempio – il «Caniana», senza palestra, il «Galli» e il Valle Seriana di Gazzaniga in deficit di aule: «È evidente – sottolinea Pirovano – che come farebbe un buon padre di famiglia di fronte a una spesa a fondo perduto, sarebbe opportuno costruire le strutture che mancano alle scuole. Il problema sta nel fatto che i fondi dell’Ente sono bloccati».

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 27 febbraio

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