Serio, c’è l’ok alle vasche anti-siccità

Forse la cronica mancanza d’acqua del fiume Serio diminuirà in modo significativo. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, a Roma, ha infatti dato il via libera alla realizzazione di due vasche di accumulo, nel territorio del Comune di Albino, per poter immagazzinare l’acqua durante i periodi di piena del fiume e poterla poi utilizzare in caso di siccità.

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Le due vasche – dice Marcello Moro, presidente del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca – avranno una capienza di circa 200 mila metri cubi e saranno totalmente interrate, quindi non visibili in superficie. La collocazione sarà sulla sponda destra del fiume e sopra crescerà la vegetazione. Inoltre, una volta ricoperte, potranno portare carichi stradali di prima categoria, vale a dire anche camion e tir. Il costo elevato dell’opera è dovuto anche a questo: le vasche saranno infatti ancorate al terreno fuori dall’alveo del fiume, a impatto ambientale zero».

Questo via libera è importante anche nella prospettiva del 2008, quando entrerà in vigore la legge sul minimo deflusso dei fiumi, che stabilirà la portata minima dei corsi d’acqua. «Se le cose restassero come sono – continua Moro – industria e agricoltura che vivono grazie all’acqua del Serio dovrebbero chiudere, perché spesso il deflusso sarebbe sotto il minimo».

La decisione da Roma è arrivata dopo un iter lungo e difficile, che ha dovuto avere il via libera da parte del Comune di Albino, della Provincia e della Regione, per giungere infine a Roma. «È una bella soddisfazione – conclude Moro –: ci credevano in pochi, ma da quando sono arrivato alla guida del Consorzio mi sono adoperato per portare avanti il progetto, superando lo scetticismo iniziale. Poi però tutti gli enti coinvolti hanno capito l’importanza».

(28/07/2005)

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