Serio, dopo la morìa interviene l’Asl: «Meglio non pescare»

Meglio non pescare - sostiene l’Asl - nelle acque del Serio lungo il tratto, di circa tre chilometri, che va dal Ponte Vecchio di Albino alla passerella Crespi di Nembro: l’apertura della pesca in questo tratto è opportuno che venga rinviata di una settimana, vale a dire al 6 marzo. Colpa della morìa di pesci registrata mercoledì: l’episodio, alla cui origine pare ci sia lo scarico di cloro di una ditta poco a monte del ponte di Albino, ha causato la morte di ogni specie nel tratto tra il punto in cui si è verificato l’inquinamento.

Il grave danno ambientale derivato dalla immissione nelle acque del fiume della sostanza micidiale per i pesci si è verificato nella imminenza dell’apertura della pesca, ponendo degli interrogativi sotto il profilo della sicurezza per i pescatori e della commestibilità del pesce pescato. Il Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl, su richiesta del comando della polizia provinciale e del Comune di Seriate, uno dei paesi a valle della località in cui si è verificata la morìa, ha espresso sulla questione un parere inoltrato ieri agli enti interessati.

Eugenio Cavagnis, sindaco di Nembro, non si è sbilanciato preferendo prendere visione del parere prima di assumere decisioni. Domenico Piazzini, sindaco di Pradalunga, ha detto che quella dell’Asl è una valutazione dettata dal buon senso».

(25/02/2005)

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