Servizio idrico integrato: c’è il rischio
di maggiori tasse per i cittadini

Arriva il Servizio idrico integrato. E Federconsumatori lancia l’allarme, perché c’è il rischio di maggiori tasse per i cittadini.

«Venuti a conoscenza di quanto si sta modificando in tema di tariffe dovute alla depurazione delle acque - scrive Umberto Dolci a nome dell’associazione dei consumatori che fa capo alla Cgil - riteniamo sia corretto informare preventivamente i cittadini della questione. Con l’auspicio che chi ne ha il potere, e il dovere, intervenga ad evitare l’ennesimo colpo di mano a danno delle categorie che non possono contare su potenti “lobby” che fanno pressioni su ogni livello decisionale».

Attenzione, spiega Federconsumatori, perché «il concetto per cui chi inquina paga e, soprattutto, chi più inquina più paga, sta per essere ribaltato a danno di chi scarica acque civili, riducendo di fatto i costi per gli scarichi industriali che sono notoriamente più inquinanti».

Ecco il testo del comunicato:
«Ora l’ Aeegsi (Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico) ha sottoposto ad inchiesta pubblica il DCO 299 e DCO 620, e a breve è prevista l’emissione della delibera conseguente con applicazione dal 2016.

L’eventuale rischio che l’industriale finanzi il civile ha orientato l’approccio del nuovo documento Aeegsi presentando documenti di calcolo che hanno come limite superiore di imposizione la tariffa civile: quindi si andrà verso un costo della depurazione per gli scarichi industriali notevolmente inferiore a quello attualmente applicato.

Da questa operazione di riordino ne consegue che, dovendo far quadrare i conti, quanto non sarà corrisposto da chi conferisce scarichi industriali sarà «spalmato» ( pagato) a carico dei restanti contribuenti.

Con questa operazione si sottovaluta (non sappiamo quanto volutamente) un fattore determinante: lo scarico civile ha carattere costante come qualità e quantità; quello industriale è variabile con la produzione e, a parità di concentrazione di inquinanti, la depurazione di quest’ultimo è più onerosa.

In attesa delle decisioni che l’Aeegsi vorrà assumere, sarebbe interessante conoscere quali siano state le «osservazioni» a tutela del principio per cui «chi più inquina più paga» e, indirettamente, in tutela delle utenze civili, fatte pervenire all’Autorità da parte dei maggiori gestori/esattori del servizio e del relativo canone di depurazione operanti nella nostra provincia: Uniacque; Hidrogest e Cogeide.

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