Sindaci in corteo, una stonatura:
dove sono i parlamentari del Pdl?

«Abbiate il coraggio di incidere, e, se necessario, di votare contro leggi che penalizzano gli enti locali e il territorio». A lanciare l’appello ai parlamentari - «i nostri primi interlocutori, perché è il Parlamento che legifera» - è il sindaco di Bergamo Franco Tentorio.

«Abbiate il coraggio di incidere, e, se necessario, di votare contro leggi che penalizzano gli enti locali e il territorio». A lanciare l’appello ai parlamentari - «i nostri primi interlocutori, perché è il Parlamento che legifera» - è il sindaco di Bergamo Franco Tentorio.

Nella platea del Donizetti a mancare, però, sono proprio gli esponenti a Montecitorio e Palazzo Madama di quello che - almeno a oggi (in attesa delle prossime evoluzioni) - è ancora il suo partito, il Pdl.

Se Lega e Pd arrivano al fianco dei loro primi cittadini con una nutrita squadra di rappresentanti istituzionali, il coordinatore provinciale (nonché consigliere regionale) dei berluscones Angelo è solo. È proprio lui il primo a notare il forfait.

Tra il basito e lo sconcertato allarga le braccia: «Avranno avuto qualche altro impegno». Oppure, sibila più polemico, «non gliene frega niente dei sindaci». Per poi concludere amaro: «Posso solo dire che i parlamentari degli altri partiti ci sono. Non mi sembra normale che i nostri non ci siano».

Questione di priorità e di appuntamenti precedentemente presi la giustifica dell’assenza da parte dei chiamati in causa, il deputato Gregorio Fontana e il senatore Marco Pagnoncelli. Irraggiungibile per tutta la giornata (evidentemente troppo impegnato anche per rispondere al telefono) l’altro senatore bergamasco, Enrico Piccinelli. Ma la questione si trasforma subito in una bagarre tutta interna al Pdl.

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