Sostenere le attività sportive dei giovani
200 euro dalla Regione alle famiglie

La Regione mette a disposizione anche delle famiglie bergamasche un contributo di 200 euro per permettere ai figli di iscriversi a corsi o comunque frequentare attività sportive.

«Dal 14 settembre fino al 19 ottobre le famiglie residenti nei comuni che hanno aderito alla Dote Sport, possono presentare domanda a Regione Lombardia e ottenere un contributo di 200 euro». spiega l’assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.

La domanda deve essere presentata esclusivamente attraverso l’applicativo informatico SiAge, messo a disposizione da Regione Lombardia, dalle 12 del 14 settembre 2015 fino alle ore 16.00 del 19 ottobre 2015, collegandosi direttamente al sito: agevolazioni.regione.lombardia.it

La domanda può essere presentata solo se il Comune di residenza del richiedente risulta tra i soggetti aderenti all’iniziativa (vedere l’elenco allegato); prima di procedere con la compilazione della domanda, il richiedente dovrà verificare che il proprio Comune sia incluso nell’elenco dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa.

«C’è tempo fino al 1° ottobre – prosegue l’assessore – per l’adesione dei Comuni alla “Dote Sport”. A questo provvedimento abbiamo destinato 1,6 milioni di euro per aiutare le famiglie che non riescono a sostenere le attività sportive dei propri figli. Con la Dote vogliamo dare loro una mano, sapendo che lo sport ricopre un’importantissima funzione sociale e di formazione della persona».

«Con la Dote Sport – riassume Rossi - ci rivolgiamo alle famiglie con bambini dai 6 ai 17 anni e un reddito Isee non superiore ai 20.000 euro. Le famiglie potranno recarsi nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa e ottenere un contributo di 200 euro sulle spese sostenute per la frequenza da parte dei figli minori, nel periodo settembre 2015-giugno 2016, a corsi o attività sportive».

«Ora, però, è importantissimo che i Comuni che non l’hanno ancora fatto – prosegue l’assessore - aderiscano all’Avviso, in modo tale che nessuna famiglia lombarda che ne ha diritto perda questa importante opportunità offerta dalla Regione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA