Sparatoria a Scanzo: in fuga con due cadaveri
Arrestato dopo imponente caccia all’uomo

È fuggito in furgone con i cadaveri delle due persone che aveva ucciso durante una sparatoria, occultate in un mastello di plastica coperto di segatura. Dopo una caccia all’uomo, il presunto omicida è stato arrestato dai carabinieri nel Cremonese. L’uomo, un ex agricoltore di Scanzorosciate, si è difeso: «mi minacciavano». I motivi del delitto secondo gli investigatori: un credito di lavoro non saldato. L’uomo ha alle spalle una denuncia per ricettazione. Le vittime sono due cittadini rumeni, forse dipendenti o comunque in rapporti di lavoro con l’arrestato.Stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri, l’omicidio sarebbe stato compiuto nella tarda serata di ieri, verso le 23, in una zona campestre tra Scanzorosciate e Negrone. L’allarme era stato dato da alcune persone che avevano sentito colpi di fucile. Quando sono arrivati i carabinieri di Bergamo e di Seriate, poco distante da una villa sono state rilevate vistose macchie di sangue e di materia cerebrale. Tuttavia, nonostante un accurato sopralluogo compiuto anche con l’aiuto dei Vigili del fuoco, non era stata trovata traccia di aggressori, feriti o vittime.Tuttavia, gli investigatori, grazie alle indicazioni di alcuni testimoni che avevano notato un furgone sospetto, sono però riusciti a risalire all’ identità dell’ uomo che avrebbe sparato. Proprio sulla scorta dei numeri di targa dell’automezzo, un «Nissan» furgonato, era cominciata all’alba di oggi una imponente caccia all’uomo, avviata dai carabinieri di Romano di Lombardia, zona in cui era stato segnalato il passaggio del furgone. A dare man forte sono subito intervenute pattuglie di Treviglio, Romanengo e Crema, supportate da due elicotteri dell’Elinucleo che hanno seguito il conducente della «Nissan» attraverso i paesi di Bariano, Morengo, Isso, Sola, Fontanella. Poi, sulla ex statale 235 tra Romanengo e Offanengo, il camioncino è stato bloccato e il conducente tratto in arresto. Sul cassone, la macabra scoperta dei cadaveri.(04/07/2006)

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