Distributori chiusi (48 ore) sulle autostrade
Intanto il petrolio scende, non la benzina

Inizia dalla mezzanotte di lunedì e proseguirà per le successive 48 ore lo sciopero nazionale già proclamato dalle organizzazioni di categoria dei gestori delle aree di servizio autostradali.

L’iniziativa di Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio fa seguito a quella già effettuata il 4 e 5 marzo scorso: viene attuata a sostegno della vertenza aperta dalla categoria «contro i privilegi e le rendite di posizione assicurate ai concessionari autostradali (e per ottenere l’abbattimento dei prezzi dei carburanti».

E a proposito di carburanti, i mercati internazionali dei prodotti petroliferi mostrano un calo sulla benzina (fermo il diesel) e prezzi raccomandati sulla rete carburanti italiana che, dopo l’impulso di Eni di venerdì scorso, hanno registrato sabato ritocchi.

Si registra un rialzo da parte di Tamoil (+1 cent/litro sulla verde) e Q8-Shell (+1,5 cent sulla benzina e +1 cent sul diesel). A muovere in salita i listini anche TotalErg (verde +1,5 cent).

Sul territorio intanto, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mse, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina oscilla, a seconda dei diversi marchi, da 1,574 a 1,599 euro/litro (no-logo 1,539). Per il diesel si registrano prezzi medi che passano da 1,435 a 1,452 euro/litro (no-logo a 1,411).

Quanto al servito, per la verde i prezzi medi nazionali praticati sugli impianti colorati vanno da 1,629 a 1,726 euro/litro (no-logo a 1,570), il diesel da 1,487 a 1,578 euro/litro (no-logo a 1,441) e il Gpl da 0,629 a 0,660 euro/litro (no-logo a 0,617).

© RIPRODUZIONE RISERVATA