«Sushi fusion» in Città Alta
Ristorante e sei camere al Fuoriporta

L’offerta ristorativa e ricettiva di Città Alta si arricchisce del ritorno di una struttura che possiamo definire storica e comunque caratteristica, anche se con modalità del tutto nuove e originali.

A metà maggio inizierà a funzionare il rinnovato Fuoriporta, l’elegante edificio in stile liberty che si trova appena fuori Porta Sant’Alessandro, accanto alla stazione inferiore della funicolare che sale a San Vigilio.Tolte le impalcature che lo impacchettavano da almeno tre anni, torna a rifiorire nel suo stile particolare questo edificio che risale ai primi decenni del secolo scorso.

Anni fa ha funzionato come bar-birreria, poi è stato chiuso e abbandonato per almeno una decina d’anni. Ora torna con sei camere (non albergo, ma licenza di affittacamere) e un ristorante. La conduzione della struttura è affidata alla società Bergamo Alta Srl, parte di un gruppo che in città gestisce già la Trattoria Caprese di via Piccinini e il ristorante Biif di piazza Pontida.

L’offerta del ristorante sarà di cucina giapponese preparata per la maggior parte da personale italiano, una sorta di «sushi fusion», un sushi rivisitato all’italiana. A pieno regime, la struttura potrà dare lavoro a 15-17 persone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA