Tariffe al parking dell’ospedale
La Regione vota: sono da rivedere

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un documento che impegna tutti a trovare una soluzione ai tanti problemi del parcheggio del nuovo ospedale di Bergamo: le tariffe, la sicurezza, la sosta alla camera mortuaria. Sul tappeto anche la fermata del treno. All’interno le posizioni dei partiti.

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un documento che impegna tutti a trovare una soluzione ai tanti problemi del parcheggio del nuovo ospedale di Bergamo. Prima di tutto le tariffe, giudicate troppo elevate, ma anche la sicurezza, per aumentare la quale serve più sorveglianza e una recinzione perimetrale l’area.

Fra gli altri problemi sul tappeto quello della sosta nella zona della camera mortuaria, dove sono costretti a pagare il parking anche i familiari dei defunti. Per una revisione della convenzione è urgente fare chiarezza sul famoso allegato che pare essere sparito dai carteggi delle parti interessate. Occorre che la Regione, con tutto il suo peso, coinvolga la Provincia e la società che gestisce il parcheggio per una revisione del sistema attuale.

L’altro importante tema rilanciato sul tappeto dal documento presentato da Roberto Bruni (Patto civico) - e sostenuto da tutte le forze politiche - è quello della realizzazione di una fermata ferroviaria nei pressi dell’ospedale. La mozione, approvata all’unanimità, sollecita la Giunta regionale a sostenere in ogni sede competente (Trenord, RFI, TEB) la necessità di realizzare una fermata ferroviaria in prossimità del nuovo ospedale, già prevista nell’accordo di programma lungo il tratto della linea ferroviaria Bergamo – Ponte San Pietro.

L’intervento di Bruni - Bruni, presentando il documento, ha evidenziato le criticità gestionali dei parcheggi, affidati dalla Provincia mediante apposita convenzione alla società BHP, a fronte soprattutto delle continue lamentele sul costo eccessivo del biglietto di sosta oraria. “Con questa mozione –ha detto Bruni- invitiamo la Giunta regionale a verificare con la Provincia e la società concessionaria la possibilità di rivedere la convenzione in essere, a chiedere alla BHP di aumentare la sorveglianza all’interno del parcheggio e di recintare l’area quanto prima, di posizionare anche all’interno dell’ospedale la casse dei parcheggi e di garantire la gratuità del parcheggio della camera mortuaria ai familiari”.

La posizione della Lega - In una nota il consigliere regionale del Carroccio, Roberto Anelli, ha piegato la sua posizione. «Credo che su questo tema sia opportuno ascoltare, nelle competenti commissioni regionali, il presidente Pirovano che negli ultimi anni, in virtù del suo ruolo, ha seguito personalmente la vicenda. L’auspicio è che Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo possano individuare velocemente un percorso per trovare una soluzione adeguata al problema».

«Certo - prosegue Anelli - le preoccupazioni rimangono e senza dubbio dovremo impegnare tutte le energie al fine di migliorare la situazione legata ai parcheggi e alla fermata ferroviaria prevista ma non realizzata, con l’obiettivo primario di assicurare una efficace fruibilità ai servizi offerti dall’ospedale di Bergamo. Si tratta di cure fornite da una eccellenza sanitaria alla quale si rivolgono non solo i cittadini provenienti dal territorio bergamasco, ma anche dall’intera Lombardia e da fuori regione. Anche per questo credo che sia necessario prevedere aree sosta per i camper negli immediati dintorni del nosocomio, dato che non tutte le famiglie dei pazienti provenienti da fuori regione possono permettersi di soggiornare in strutture alberghiere».

La posizione del Pd - «Il problema è serio e deve essere risolto al più presto – spiegano Mario Barboni e Jacopo Scandella – Riceviamo quotidianamente numerose segnalazioni da parte di famiglie che sono costrette a pagare fino a 900 euro al mese per assistere 24ore al giorno il proprio familiare malato. E’ sotto gli occhi di tutti - e la mozione approvata all’unanimità lo sottolinea - che la situazione non è più sostenibile. I parcheggi gratuiti sono praticamente inesistenti, non solo per i pazienti ma anche per i dipendenti della struttura ospedaliera, e le tariffe imposte non prevedono un frazionamento orario dopo lo scadere del sessantesimo minuto. Persino per raggiungere la camera mortuaria è previsto il parcheggio a pagamento. E’ incomprensibile, inoltre, che per un ospedale come quello di Bergamo, punto di riferimento non solo della provincia e della Lombardia ma dell’Italia intera, non sia stata ancora pensata un’alternativa valida al mezzo privato valorizzando l’opzione della ferrovia”.

Una mancanza su cui il consigliere Roberto Bruni esprime forti perplessità. “In prossimità dell’ospedale – spiega il consigliere del Patto civico - corre la linea ferroviaria che collega Bergamo con Lecco. Si pensi ad istituire una fermata ad hoc, sosta peraltro prevista nell’Accordo di programma. Mi auguro che Regione Lombardia costituisca un tavolo di confronto con Trenord, RFI e TEB per risolvere quanto prima questa situazione”.

Con la mozione si chiede alla Giunta di indire un Tavolo per far sì che Regione, Provincia e Comune di Bergamo e la società vincitrice della gara d’appalto trovino una soluzione condivisa e si riveda la convenzione in essere. “Apprendiamo favorevolmente dall’assessore Mantovani che la società si farà carico del servizio di vigilanza per assicurare un controllo costante all’interno del parcheggio. Confidiamo nella Giunta – concludono - affinché dia seguito alla mozione e si attivi nel breve tempo per riunire le parti”.

La posizione del Nuovo Centro Destra - Rivedere i costi del parcheggio dell’ospedale Giovanni XXIII e sostenere in ogni sede competente la realizzazione di una fermata ferroviaria per gli utenti del nosocomio di Bergamo. È l’impegno preso dalla giunta lombarda dopo l’approvazione all’unanimità della mozione sottoscritta, tra gli altri, dal consigliere del Nuovo Centrodestra Angelo Capelli, a proposito della gestione del posteggio dell’ospedale bergamasco.

Capelli ha sottolineato quanto “le tariffe orarie del parcheggio decise dalla ditta vincitrice dell’appalto abbiano generato molte lamentele, sia per i costi eccessivi, sia per la scelta di far pagare anche i familiari che accedono alla camera mortuaria”. Per tentare una soluzione al problema “dobbiamo comunque partire da un dato di realtà – sostiene Capelli –, e cioè mettere in condizioni la ditta che ha sottoscritto un regolare contratto di gestione di modificare i prezzi del posteggio senza perdere la possibilità di rientrare dall’investimento realizzato. Regione Lombardia, con gli altri enti coinvolti, deve cioè mettersi nell’ottica di stanziare risorse affinché si possa rivedere il piano economico di gestione del parcheggio e in tal modo consentire al soggetto gestore di prevedere riduzioni dei costi o esenzioni a favore degli utenti”.

Il testo della mozione ricorda inoltre che “non è ancora stato pienamente attuato l’accordo di programma firmato per l’attuazione del parcheggio nella parte che prevede la realizzazione di una fermata lungo il tratto ferroviario Bergamo-Ponte S. Pietro proprio per decongestionare il traffico di accesso all’ospedale Giovanni XXIII”.

Resta indubbio, conclude Capelli, che “stiamo affrontando il tema del miglioramento di un servizio presso una delle strutture sanitarie di assoluta eccellenza in tutta Italia. Spesso ci si sofferma sugli aspetti critici dimenticando l’elevata qualità delle prestazioni offerte. L’ospedale Giovanni XXIII è, per Bergamo, motivo di orgoglio e struttura di straordinaria utilità per tutti coloro che se ne servono”.

La posizione del Movimento Cinque Stelle - Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore di una mozione che intende risolvere le problematiche relativo al parcheggio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. M5S, nel corso della discussione, ha chiesto una programmazione più oculata delle grandi opere.

Dario Violi, consigliere di M5S Lombardia, dichiara: “Ho condiviso la richiesta che Regione Lombardia intervenga sul parcheggio dell’ospedale per tutelare gli ospiti della struttura ed i loro parenti. Vogliamo che i cittadini, che vivono un momento di difficoltà, non debbano pagare nulla quando si recano in ospedale per delle cure.

È anche fondamentale l’inserimento della fermata ferroviaria presso la stessa struttura ospedaliera, al fine di migliorare la viabilità e garantire l’accesso tramite i mezzi pubblici.

Questo è l’ennesimo esempio di scarsa capacità di pianificazione da parte della politica secondo la quale prima si costruisce una grande opera e dopo qualche anno si pianificaNo la mobilità e l’accesso ad essa.

Ritengo quindi opportuno che il Consiglio, attraverso una commissione d’inchiesta, faccia luce sugli aspetti di cattiva gestione dei soldi pubblici e inizi un processo virtuoso di trasparenza inerente a tutte le opere pubbliche, per dare delle risposte ai cittadini”.

Gli altri commenti - Piena condivisione dei contenuti della mozione e preoccupazione per la situazione attuale sono state espresse dai Consiglieri Lara Magoni (Maroni Presidente), Alessandro Sorte (Forza Italia). Sull’argomento sono intervenuti anche gli assessori Claudia Terzi e Mario Mantovani, che ha annunciato l’istituzione e la convocazione di un apposito tavolo di lavoro per discutere e approfondire le criticità emerse dalla discussione contenute nella mozione.

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