Teb, meno contributi dalla Regione
Rischio soppressione di qualche corsa

La Teb tira le orecchie alla Regione. Lo fa con un’istanza formale e con toni istituzionali, ma la richiesta è perentoria: annullare il taglio del 3% dei trasferimenti al tram delle Valli, stabilito con decreto della Direzione generale infrastrutture e mobilità del Pirellone il 1° aprile scorso.

Una decisione che i vertici della società della tramvia ritengono «unilaterale e illegittima», perché in contrasto con la convenzione ( che regola la copertura finanziaria dei costi del servizio, ripartendoli tra i vari enti sottoscrittori (Regione-Provincia-Comune di Bergamo).

Tradotto in soldoni si tratta di circa 88 mila euro in meno sull’esercizio del primo semestre 2015 della quota di competenza regionale. «Una riduzione che, se la Regione non tornerà sui suoi passi, ci porterà inevitabilmente a valutare la soppressione di qualche corsa. Con disagi per l’utenza ma anche con un sottoutilizzo di una infrastruttura che è la più importante opera concertata in provincia di Bergamo», commenta Filippo Simonetti, presidente del Consiglio d’amministrazione di Teb.

Sul fronte Regione, però, non sembrano intenzionati a fare dietrofront. L’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte dice di non aver ricevuto ancora l’istanza e affida la risposta ai suoi tecnici. «Il taglio è stato deciso dopo che la Regione, a sua volta, si è vista i ridurre i trasferimenti dal governo», è il refrain, e per il tram pare che non ci siano possibilità di uscirne indenne.

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