Terno: confiscata alla mafia
diventa casa dei papà separati

Era una casa della mafia, presto rifiorirà come «Casa dei papà». E sarà la prima, nella Bergamasca, voluta e anche in futuro sostenuta da un Comune, mentre la scorsa primavera è stato inaugurato a Nembro un monolocale destinato allo stesso scopo.

Era una casa della mafia, presto rifiorirà come «Casa dei papà». E sarà la prima, nella Bergamasca, voluta e anche in futuro sostenuta da un Comune, mentre la scorsa primavera è stato inaugurato a Nembro un monolocale destinato allo stesso scopo.

Aprirà entro febbraio e si trova a Terno d’Isola: accoglierà padri separati. Confiscata alla mafia nel 2013, avrà spazio per cinque-sei padri separati o che hanno interrotto la convivenza temporaneamente e si trovano in difficoltà socio-economica.

Il primo bando per assegnare a un’associazione la gestione della struttura è andato deserto, forse a causa anche delle feste natalizie, ma a giorni verrà riproposto ed entro febbraio la struttura dovrebbe entrare in funzione.

La «Casa dei papà», come è stata chiamata la struttura, si trova in via Boccaccio, zona Roccolo 2. Si tratta di una villetta a schiera di circa 100 metri quadrati e con garage. È stata acquisita a seguito di confisca, lo scorso anno, alla mafia ed è in buone condizioni. L’immobile infatti è di recente costruzione, ma gli arredi interni sono da sostituire, poiché distrutti da chi è stato costretto a lasciarlo.

Nella mia professione di avvocato - spiega il sindaco Corrado Centurelli - mi interesso di separazioni e sono a conoscenza di molte situazioni in cui il genitore (marito o papà) per poter mantenere moglie e figli non riesce ad avere un tono di vita normale, soprattutto in questo periodo in cui si fatica a vivere normalmente».

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