Terremoto, funerali solenni per le vittime
Il vescovo: «Non perdete il coraggio»

I massimi vertici dello Stato, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e numerosi rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali hanno assistito alle esequie per le vittime del sisma morte ad Arquata del Tronto ad Ascoli Piceno.

Un applauso ha salutato l’arrivo di Mattarella. Nell’omelia il vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole ha detto tra l’altro: «E adesso, Signore, che si fa?» Quante volte, nel silenzio agitato delle mie notti di veglia e d’attesa, ho diretto a Dio la stessa domanda che mi sono sentito ripetere da voi in questi giorni». E ha poi invitato a «non aver paura di gridare la vostra sofferenza, ma non perdete coraggio. Insieme ricostruiremo le nostre case e chiese; insieme soprattutto ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte. Insieme!». Poi ricorda Giorgia e Giulia le due sorelline: «Solo Giorgia è sopravvissuta. Morte e vita erano abbracciate». Infine uno dopo l’altro, sono stati scanditi i nomi delle vittime.

Il presidente Mattarella si è intrattenuto oltre mezz’ora all’interno della palestra dove si sono svolti i funerali delle vittime del sisma, si è fermato a parlare con molti di loro, anziani, giovani, persone che hanno riportato ferite nel terremoto. Poco fa, uscito dall’edificio, ha stretto la mano a tutti i sindaci dei borghi colpiti riuniti con la fascia tricolore.

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