Tesatura della fibra ottica al rifugio Curò
Il lavoro a 30 metri d’altezza - Video

Ai 2.000 metri del rifugio Curò le temperature di mattina sono già molto rigide, c’è la neve e sabato 17 ottobre c’era pure la nebbia a rendere inclemente il meteo.

Per qualcuno, la neve caduta nei giorni scorsi, è fonte di speranza per la stagione invernale per altri vuol dire lavorare in condizioni disagiate. È il caso della ditta valtellinese che da giorni sta posando, ad oltre trenta metri di altezza, la fibra ottica sui pali dell’alta tensione che da Valbondione portano energia elettrica in Valtellina, attraverso il passo della Caronella.

«Dovevamo posarla fino al rifugio Barbellino - dice uno degli addetti presenti in paese -, ma è arrivata la neve e questo ha complicato le cose, i lavori subiscono ovviamente dei rallentamenti. Le squadre più in alto stanno lavorando sopra il rifugio Curò dove le temperature, soprattutto al mattino, sono sottozero e potete quindi immaginare i disagi. La lunghezza della tesata, da Valbondione al rifugio Curò, supera i tre chilometri e ci auguriamo che nei prossimi giorni le condizioni meteo risultino più favorevoli».

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