Treni, rafforzata la vigilanza
Più controlli dal tardo pomeriggio

C’è un piano B per alzare il livello di sicurezza sui treni lombardi. Lo ha annunciato il presidente della Regione Roberto Maroni, rivelando che giovedì incontrerà il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Durante questo incontro rivolgerà al premier la richiesta, già avanzata al prefetto, che sui treni lombardi, per garantire la sicurezza dei viaggiatori e del personale Trenord, venga inviato l’esercito. Lo stesso aveva fatto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte.

In mancanza di risposte Maroni ha annunciato «che ci penserà la Regione» con un «piano B» che il governatore ha concordato proprio con Sorte. «Entrambi però – spiega l’assessore regionale– ci siamo ripromessi di non fornire in merito alcun dettaglio fino a quando non avremo la risposta del governo».

Nel frattempo, comunque, Trenord si è già mossa, rafforzando da ieri la presenza sui treni del personale della sua vigilanza privata (per la quale già spende 5 milioni di euro). Rafforzamento che si è reso necessario dopo i casi di aggressione, registrati nei giorni scorsi, a danni del suo personale di servizio e di alcuni passeggeri. E che è consistito nell’estensione dell’orario di presenza dei vigilanti che lunedì i passeggeri di Trenord hanno potuto vedere non solo sui convogli serali-notturni, ma anche su quelli del tardo pomeriggio.

L’operazione ha sicuramente comportato uno sforzo economico per l’azienda: «A Trenord –ha detto Sorte– abbiamo chiesto un colpo di reni e l’ha fatto. Ora però ci attendiamo che il governo faccia la sua parte». Se lo aspetta anche Maroni che ieri, interrogato sulla questione sicurezza sui treni, ha risposto «Purtroppo non ci sono novità, io ho chiesto al prefetto di mandare le forze dell’ordine e anche l’esercito sui treni, ma finora non ho ricevuto alcuna risposta».

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