Treviglio: presidio degli studenti per dire «no» alla droga

Manifestazione organizzata dopo l’arresto di uno studente 17enne di Caravaggio accusato di spaccio

Questa mattina una quarantina di studenti dell’istituto professionale Oreste Mozzali di Treviglio sono rimasti fuori da scuola dalle 8 fino alle 9.30, per dire «no» a sostanze stupefacenti tra i banchi e i bagni degli istituti scolastici. Il presidio è stato organizzato dopo che venerdì 14 ottobre i carabinieri avevano arrestato in un bagno della scuola uno studente diciassettenne di Caravaggio accusato di spaccio di droga. L’istituto professionale Mozzali e l’istituto tecnico Augusto Righi, dove il 17enne arrestato frequentava il quarto anno, fanno parte dell’Istituto statale di Istruzione secondaria superiore (Isis). «Vorremmo che certe cose e spiacevoli situazioni come quella vissuta il 14 ottobre restassero fuori dalla scuola dove si va a studiare – ha spiegato uno degli studenti, che hanno messo in atto un presidio da i toni pacati - : in secondo luogo ci piacerebbe che si parlasse del Mozzali non solo in occasione di un arresto saltuario ma anche per tutte le iniziative che pongono questa scuola all’avanguardia».

«Oggi siamo stati solidali con gli studenti che hanno manifestato in modo silenzioso», ha dichiarato il professor Carmine Filareto, preside dell’Isis, che nel corso della mattinata ha ricevuto anche la visita di ispettori del commissariato di Polizia di Treviglio rassicurandoli sul pacifico svolgimento del presidio studentesco.

(18/10/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA