Tribunale, ok all’ampliamento
Una parte in via Sant’Alessandro

«Lo definirei un importante passo avanti, entro le ferie la parte burocratica dovrebbe essere conclusa e il contratto firmato. Bisognerà poi aspettare i tempi tecnici del trasferimento di fascicoli, arredi, aule che compete strettamente al Tribunale e che lo stesso presidente ha sempre assicurato che avrebbe concluso nel più breve tempo possibile».

È soddisfatto il vicesindaco Sergio Gandi dopo l’incontro di giovedì scorso al ministero di Grazia e Giustizia sull’ampliamento del Tribunale. Insieme a lui c’erano il direttore generale di Palafrizzoni Michele Bertola, i deputati Antonio Misiani e Beppe Guerini e Antonio Mungo, direttore generale delle risorse materiali, dei beni e dei servizi del Ministero. Un incontro che arriva dopo la lettera di sollecito, datata 17 aprile, spedita da Palafrizzoni e fino a giovedì rimasta senza risposta.

L’ampliamento degli spazi di via Borfuro è una necessità dal 12 settembre 2013, quando sono stati soppressi i Tribunali di Clusone, Grumello del Monte e Treviglio per accorparli a quello del capoluogo, in una logica di razionalizzazione. Ma in via Borfuro non c’è posto per tutti: si è trovato per giudici e cancellieri ma non per i fascicoli, molti dei quali sono rimasti nelle vecchie sedi e altri (è il caso di Grumello) spostati addirittura a Morimondo, nella Bassa Milanese.

La vecchia amministrazione Tentorio aveva individuato uno spazio in cui trasferire parte del Tribunale: l’immobile di proprietà della Curia, in via Sant’Alessandro, dove doveva finire la scuola di magistratura, poi dirottata in Toscana. Scelta confermata anche dalla Giunta Gori, che è arrivata a un’intesa con la proprietà per un canone annuo di 180 mila euro. Il contratto però non è ancora stato firmato.

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