Un anno fa l’alluvione che devastò Camorone Da gennaio arrivano i contributi della Regione

Un anno fa la Valle Brembana veniva sconvolta da un’alluvione che ha lasciato ferite profonde anche in Valle Imagna e a Brembilla. Proprio questa mattina si è tenuto un vertice nella sede territoriale della Regione Lombardia di Bergamo, in via Papa Giovanni XXIII, 106, per discutere sulle modalità di rimborso dei danni subiti dai comuni orobici.

La Regione Lombardia risarcirà il 100% alle famiglie che, nell’alluvione del novembre 2002, hanno perso la prima casa (con un tetto massimo di 300 mila euro), mentre si parla del 75% per le abitazioni danneggiate (con un limite massimo di 120 mila euro). Durante l’incontro è stato nuovamente confermato che, a chi ha perso la seconda casa turistica, non verrà dato neppure un euro, così come non verrà risarcito chi ha avuto danni inferiori ai 2.500 euro. La novità sostanziale riguarda invece il limite posto precedentemente sulla superficie acquistabile della nuova abitazione, ora non più in vigore: il costo della differenza della superficie eccedente rispetto a quella dell’abitazione andata distrutta sarà a carico della famiglia.

Una altra novità riguarda la località dove ricostruire l’abitazione: non solo il comune di residenza, ma anche in quelli limitrofi o a scelta tra i 28 comuni designati: Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Alzano Lombrado, Berbenno, Bottanuco, Branzi, Brembilla, Camerata Cornello, Canonica d’Adda, Capizzone, Caprino Bergamasco, Endine Gaiano, Fara Gera d’Adda, Filago, Foresto Sparso, Gandellino, Levate, Nembro, Palazzago, Pontida, Rota Imagna, San Giovanni Bianco, San Pelelgrino Terme, Sant’Omobono Imagna, Sovere, Verdello, Villa d’Adda e Villa d’Almè.Se le aziende distrutte dall’alluvione dello scorso anno sono invece state già risarcite nei mesi passati con un importo di 150.000 euro per ogni società, i comuni hanno chiesto alla Regione fondi per risarcire, almeno in parte, anche le aziende solamente danneggiate dal maltempo.

Intanto, dopo che sono stati distribuiti i primi 60.000 euro a ciascuna famiglia coinvolta nel disastro, i nuovi contributi sono già stanziati e dal 20 di gennaio i rispettivi Comuni riceveranno il denaro che sarà poi distribuito alle famiglie: il 20% dell’importo stabilito sarà consegnato a contratto preliminare d’acquisto della nuova abitazione mentre il restante sarà distribuito in stato di avanzamento o al termine dei lavori.

I soldi per ricostruire le case (valori in euro)

CONTRIBUTO RICHIESTOSOLDI PER

1a CASA DANENGGIATA

SOLDI PER

1a CASA DISTRUTTA

PARTI COMUNI TOTALE CONTRIBUTO SPETTANTE
7.567.268,081.875.868,913.840.387,01142.301,065.858.556,98

Ricordare l’alluvione

Frane ed esondazioni hanno distrutto abitazioni, fabbriche e strade. Alla fine si sono contati 89 sfollati, 83 persone hanno perso definitivamente la casa: 64 a Brembilla, 9 a Caprino, 8 a Capizzone, 1 a Berbenno e a Sant’Omobono. A fronte di una richiesta di 113 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio, sono stati stanziati fondi per 10 milioni e mezzo, il 10 per cento.

Tra le località più colpite, Camorone, dove a un anno di distanza dall’alluvione restano ancora 32 sfollati: 28 nella frazione Cabbalino e 4 a Garateno. Siccome i lavori sulla frana di Camorone hanno dovuto subite un stop, gli sfollati di Cabbalino non potranno probabilmente fare rientro nelle loro case entro Natale, come avevano auspicato.

Proseguono anche i lavori di messa in sicurezza sulla frana di Cornalita a San Giovanni Bianco dove, fra 20 giorni, dovrebbero tornare a casa tutti gli sfollati. Tra gli interventi previsti, anche l’installazione di un sistema di monitoraggio elettronico della frana collegato con il Comune per allertare immediatamente i tecnici.

Sembrano ancora lontane le possibilità di rientro per i 21 sfollati di Sant’Omobono, i 4 di Capizzone, e tre di San Pellegrino e dell’unica sfollata di Oltre il Colle.Le celebrazioni di questa sera

Stasera veglia a Mazzoleni La comunità di Mazzoleni, a Sant’Omobono, oggi alle 20.30 si raccoglierà in preghiera nella chiesa parrocchiale. Il parroco don Renato Belotti inaugurerà il cippo a ricordo dell’alluvione di un anno fa: è una colonna con alla sommità un blocco di marmo e, sopra, un piccolo campanile con la copia della campana che i sindaci dei paesi alluvionati donarono a maggio al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Per Brembilla la giornata del ricordo sarà venerdì. Dopo il ritrovo sul sagrato, alle 20 la Messa presieduta dal vescovo ausiliare Lino Belotti nella chiesa parrocchiale. Seguiranno la proiezione di fotografie che proporranno alcuni momenti dell’alluvione e il rinfresco nella sala dell’oratorio. Sarà l’occasione per ringraziare quanti in quei giorni hanno lavorato o espresso solidarietà.

(26/11/03)

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