Un corpo nell’auto ripescata dal lago d’Iseo: lunedì l’autopsia

Solo l’autopsia - fissata per domani, lunedì - potrà confermare se il corpo recuperato dal lago d’Iseo è quello di Carlo Zendra, l’autotrasportatore bresciano di Ossimo scomparso dalla sua abitazione nell’estate 2004. Sua, e questo è certo, è invece la Fiat Punto color fumo riemersa dalle acque venerdì a Tavernola: all’interno c’era il cadavere di un uomo, ancora allacciato alla cintura di sicurezza al posto di guida. La vettura è stata ripescata dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, dopo tre ore di lavoro, da una profondità di circa 65 metri, a circa 35 metri dalla riva. Per gli inquirenti bresciani, incaricati delle indagini, si è trattato di un significativo passo avanti che potrebbe scrivere la parola fine sul giallo della scomparsa dell’autotrasportatore. Sulle cause dell’accaduto gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo e proseguono a scavare nella vita dello scomparso. Potrebbe essersi trattato di un gesto estremo, ma non sono state escluse altre ipotesi come un incidente stradale o un atto criminale. La Punto, fortemente danneggiata nella parte anteriore, è stata portata al Ris di Parma: nei laboratori saranno effettuati i riscontri oggettivi per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto. L’orologio al polso e soprattutto le protesi dentali dovrebbero risultare determinanti nello stabilire le generalità. (01/10/2006)

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