Una «mamma digitale» che salva la vita
La app bergamasca contro i colpi di sonno

Advicy Drive è l’ultimo prodotto nel campo dei sistemi anti-colpo di sonno, quelli che intervengono per evitare incidenti alla guida. Rispetto al passato, qualcosa di innovativo: la rilevazione della frequenza cardiaca.

Si tratta di un piccolo cubetto di 11 grammi che va tenuto a contatto con la pelle: il cinturino lo rende simile ad un orologio, ma è possibile appoggiarlo ovunque. Tramite un processo di fotopletismografia, il sensore capta i cambiamenti di frequenza cardiaca del guidatore, inviando un segnale via bluetooth a un qualsiasi smartphone collegato: sarà proprio il cellulare, nel quale è stata installata la relativa app, a suonare, vibrare, disturbare il guidatore, consigliandogli una sosta nel momento in cui viene rilevata la stanchezza.

Lo slogan ufficiale parla di «digital angel», angelo digitale, ma la frase più significativa salta fuori in mezzo a tante chiacchiere, come una battuta. «Advicy Drive è come la mamma: rompe le scatole, ma lo fa sempre per il tuo bene», dice Rodolfo Pinto, uno dei quattro giovani bergamaschi che hanno messo in piedi Advicy Technology: gli altri sono Giorgio Ferrari, Vincenzo Ferreri e Paolo Sangregorio, tutti di Bergamo, tutti di età compresa tra i 24 e i 32 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA