Veneto, Tosi: «Mi candido governatore
La mia è una scelta da uomo libero»

«Sono qui per candidarmi a governatore della Regione Veneto». Lo ha annunciato Flavio Tosi nel corso della convention della sua fondazione «Ricostruiamo il Paese», in fiera a Verona.

«Adesso - ha spiegato Tosi - siamo uomini liberi perché qualcuno ha fatto per noi una scelta diversa forzando la mano». «Sarà un programma elettorale - ha detto - basato sul fare e non sul dire. Oggi non vi dico il quadro elettorale se no si brucia tutto subito. Poi è stata una cosa alla quale non era neanche preparato».

La nuova «avventura politica» di Flavio Tosi parte da un richiamo ai valori fondanti dei veneti, come famiglia, amicizia, solidarietà, lavoro, ma anche con un richiamo a quelli «di 25 anni in Lega», come il federalismo. Lo ha ricordato lo stesso sindaco di Verona nel corso dell'incontro che ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza del Veneto. «Da questi valori - ha detto, rivolgendosi a una platea che l'ha acclamato - ripartiamo in questa avventura politica a insieme a tutti voi».

Flavio Tosi davanti a una sala gremita (oltre 600 persone, molte in piedi), ha ricordato da Verona di essere «25 anni di storia nella Lega dove il movimento è diventato per me una famiglia, ci sono i tuoi rapporti, legami e affetti, sono pagine dure da chiudere. E' anche vero che parlando di gerarchi e regole la Lega è cambiata: non è quella di Miglio o di Umberto Bossi. Nemmeno Matteo Renzi, leader centrosinistra - ha ribadito - avrebbe fatto quello che ha fatto Salvini per cacciare il leader della minoranza interna».

Per Flavio Tosi è ora di finirla « con stupidaggini come quella di uscire dall'euro, non si devono fare simili promesse alla gente. Vogliamo porre con forza la differenza tra l'essere concreti o essere demagogici». Tosi ha sottolineato tra l'altro si è detto d'accordo sul fatto che l'euro «è una moneta problematica: noi siamo entrati in condizioni di debolezza, la scelta intelligente è stata quella della Gran Bretagna. Ma solo se si sarà ridotta la spesa pubblica - ha osservato - si potrà ridurre la pressione fiscale, la moda del grillismo non può continuare all'infinito anche se in questo momento grattare la pancia della gente conviene».

«Qui - ha aggiunto - non c'è un raduno di truppe di Tosi, colonnelli o gerarchi ci sono amici e tante persone che sono unite da stima reciproca e che credono in me. Saluto i tanti amici leghisti - ha concluso - perché quando uno è leghista non lo è per tessera di partito ma perché crede in qualcosa e se crede in quegli ideali io continuo a crederci a prescindere dalla tessera».

«Se qualcuno si perde per strada perchè perde l'obiettivo è affar suo, non affar nostro». Lo ha sottolineato Luca Zaia, a proposito della vicenda che ha visto l'espulsione di Flavio Tosi dal movimento. «A Tosi - ha aggiunto - dico in bocca al lupo, lo dico a tutti i candidati, visto e considerato che spero che tutte le idee politiche dei territori e dei veneti siano rappresentate in Consiglio regionale».

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