Via Suardi, il postino va in pensione: lettere consegnate a singhiozzo

Ancora posta a singhiozzo a Bergamo: nella zona di via Suardi - lamentano i residenti - da venti giorni non arrivano lettere, oppure arrivano con grande ritardo. Questa volta però non è colpa dei portalettere insufficienti, ma più semplicemente del fatto che il postino è andato in pensione. Purtroppo non è stato sostituito: l’Udr (Ufficio del recapito) di via Pascoli ha ammesso le difficoltà, rimandando per spiegazioni all’ufficio relazioni esterne di Milano. Nel capoluogo lombardo però confermano di non aver ancora ricevuto segnalazioni da Bergamo, segno questo - secondo loro - «di una situazione abbastanza sotto controllo».

E mentre la burocrazia delle Poste aspetta che i tempi maturino, i sindacati confermano che, oltre a via Suardi, ci sono anche altre zone critiche: a esempio Bergamo centro, la zona Grumellina-via Moroni. Ai primi di ottobre - dicono i rappresentanti sindacali - l’azienda ha assunto 11 persone a tempo determinato per far fronte ai contratti scaduti a settembre, ma ha chiamato i nuovi solo dopo aver mandato in pensione i dipendenti. Queste 11 persone per i sindacati non bastano: «L’azienda sta mettendo a riposo d’ufficio i dipendenti per far smaltire loro le ferie arretrate». E il prezzo lo paga chi non riceve la posta.

(13/10/2005)

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