Villongo, il paese si trasforma in presepe vivente

Sessanta scenografie, 250 figuranti: è il presepe vivente di Villongo che raduna intere famiglie, nipoti, zii e nonni. Da Giovanni Vavassori, che batte il rame nella bottega sulla collina, ex idraulico, ex sagrestano, che a 84 anni è il decano del gruppo alll’assessore Fabrizio Vitali, che governa il laboratorio dove s’infeltriscono i tessuti dei tabarri per renderli impermeabili a gelo e umidità, dalla figlia Anna, studentessa delle medie, che sta nel quadro vivente dove le donne ricamano a Bruno Sandrinelli, di Foresto Sparso, che cura una segheria alimentata da un corso d’acqua. Poi ci sono i Bonzi nell’officina dei fabbri, i Pinessi che stampano antiche monete, e tanti altri. Tutto il paese di Villongo porta dunque in scena un presepe unico. Nel mare dei visitatori c’è il neo parroco di Villongo San Filastro, don Cristoforo Vescovi: «Qui si celebra uno straordinario Natale di amicizia e vicinanza». Un Natale che va dal 24 dicembre al 7 gennaio: il 6 e il 7 gennaio, infatti, le ultime due rappresentazioni, dalle 14,30 alle 18. Questo presepe è un anche ponte che lega la gente del luogo con gli extracomunitari indiani, marocchini e altri pure loro coinvolti nella rappresentazione dei personaggi del presepe. (04/01/2007)

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