Vittime sul lavoro in Lombardia
Maglia nera per Bergamo

Da gennaio a luglio sono 70 le vittime sul lavoro in Lombardia. Un incremento drammatico: 20 morti in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Bergamo è terza.

Da gennaio a luglio sono 70 le vittime del lavoro rilevate in Lombardia (su un totale di 472 registrate in tutto il Paese). Con una tragica media di 10 vittime al mese. E l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 è drammatico: 20 morti in più.

Numeri che, purtroppo, portano la Lombardia in testa nella graduatoria nazionale per numero di morti bianche. Con un bilancio che si aggrava e sale a 94 vittime contando anche i decessi in avvenuti in itinere.

È l’ultima istantanea scattata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail, in cui ancora una volta è la provincia di Milano a far rilevare il dato peggiore della regione con 24 vittime rilevate da gennaio a luglio (4 delle quali registrate in itinere); ed è seguita da: Brescia (con 19 morti bianche delle quali 7 in itinere), Bergamo (9 vittime – 4 delle quali in itinere), Varese (8 – 3 delle quali in itinere), Cremona (7 – di cui 1 in itinere), Pavia (7 – di cui 3 in itinere), Lodi (6), Mantova (5 – 2 in itinere), Monza (4), Sondrio (3) e Como (2).

Intanto, anche nella graduatoria nazionale che definisce il numero di vittime in «occasione di lavoro» - escludendo quindi i decessi in itinere – il capoluogo lombardo risulta tra le province maggiormente coinvolte nel nostro Paese. Con le sue 20 vittime è seconda solo a Roma che ne conta 24.La fascia d’età più colpita dal fenomeno delle morti bianche in Lombardia è quella dei quarantenni (28) e dei cinquantenni (25).

Parlando, invece, di settori economici maggiormente al centro della cronaca quando si parla di infortuni mortali, a guidare la classifica è quello delle Costruzioni (15 decessi su 94). Seguono: le Attività Manifatturiere (14) e i Trasporti e magazzinaggi (13).

È un’indagine molto accurata quella elaborata dall’Osservatorio Vega Engineering in cui emergono altri dati significativi come quello relativo al numero di decessi di donne lavoratrici. Si scopre così che da gennaio a luglio in Lombardia hanno perso la vita 6 donne (due delle quali hanno avuto un incidente in itinere). Mentre gli stranieri deceduti sono stati 19 (6 infortuni mortali avvenuti in itinere).

Unico dato positivo per la regione riguarda l’incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Perché la Lombardia con un indice di 14,8 rimane «finalmente» al di sotto della media nazionale di 21,1. Tutti i dati sul sito www.vegaengineering.com.

La Cisl: la sicurezza va affrontata sul versante della cultura
«Affrontare il tema della sicurezza e dell’ambiente dal versante statistico è un fatto assolutamente parziale e sbagliato. La sicurezza sul lavoro - dice Giacomo Meloni della segreteria Cisl di Bergamo - va affrontata con ferma determinazione sul versante della cultura, mettendo al centro la prevenzione in un progetto che parta già dall’età scolastica e che continui a vedere l’azione sinergica degli enti bilaterali, degli organismi paritetici, di un’azione partecipativa nei luoghi di lavoro, dove la formazione e il coinvolgimento positivo degli RLS e degli RLST nel settore dell’artigianato e delle piccole imprese non deve essere occasionale».

«Una attenta lettura e riflessione per le ricadute che può determinare nel campo della prevenzione è l’attuazione del nuovo decreto legislativo n.81 del 15 giugno scorso, facente parte del jobs act, che determina anche importanti riflessi per quanto riguarda gli aspetti legati alla tutela della sicurezza sul lavoro. Il lavoro è parte fondamentale per la vita, la dignità e la realizzazione delle persone e non deve essere strumento di morte. Anche un solo infortunio mortale è una sconfitta per tutti».

«Come Cisl riprenderemo dal prossimo mese sessioni di formazione, informazione e di approfondimento delle tematiche della sicurezza e dell’ambiente di lavoro per contribuire a formare la coscienza e la cultura della sicurezza adeguata. Il primo appuntamento previsto per venerdì 9 ottobre riguarderà un approfondimento del tema “Stress lavoro correlato”».

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