Web 0.0, alle origini del social - Video
La piazza è tutt’altro che virtuale

Un ritorno alle origini del social, alla comunicazione così come è stata concepita. Vis a vis, se volete, ma anche con varianti più tecnologiche come la bacheca, la cabina telefonica e la televisione.

E così dove non arrivano i cavi della fitta rete che collega virtualmente (quasi) tutto il mondo il «vecchio» negozio di alimentari diventa EBay, la cassetta delle lettere GMail, l’ApeCar Wetransfert. Succede a Civitacampomarano, provincia di Campobasso, Molise (sì, esiste), dove si è concretizzata la creatività di alcuni street artist di fama internazionale come Biancoshock, David de la Mano, Hitnes, ICKS, Pablo S. Herrero, UNO. 400 abitanti che internet non lo «vivono» semplicemente perché da lassù non è ancora arrivato, così come sono quasi sconosciute anche le ormai celebri «tacche» di cellulari e smartphone. Proprio da questo apparente isolamento è nata l’idea di Biancoshock, che ha scelto di mischiare tecnologia e tradizione: dal web 2.0 al web 0.0.

Gli abitanti di Civitacampomarano magari non conoscono YouTube, ma sanno cosa vuol dire stare seduti al bar a guardare una partita in tv. Magari non sanno cosa è Facebook, ma sanno cosa vuol dire leggere le notizie sulla bacheca in piazza. Proprio da questo principio è nato il suo progetto che potete ammirare in questo video.

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